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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica Italia

La shitstorm contro Maria Edera Spadoni (M5s) sulla pagina del deputato di FdI

La vicepresidente della Camera è stata coperta di insulti su facebook e punta il dito contro il collega Delmastro

Insulti sessisti sui social contro la vice presidente della Camera, Maria Edera Spadoni (M5s). A denunciare l'accaduto è la stessa Spadoni che in un post su Facebook riporta alcune delle offese ricevute ("una capra da asfaltare", "una sciacquetta, a zappare la terra, fagli il culo", "nessuna pietà per la vicepresidente", "quella marionetta dovrebbe nascondersi fino alla fine dei suoi giorni") dopo un post del deputato di Fratelli D'Italia, Andrea Delmastro Delle Vedove, che, spiega la Spadoni, "nel video dichiara che 'mi merito quello che mi merito', su un siparietto avvenuto alla Camera due giorni fa".

Spadoni Delle Vedove: che cosa è successo in Aula

Il centrodestra aveva contestato la presidente di turno, Maria Edera Spadoni, che aveva revocato una votazione sulla Ratifica ed esecuzione della Convenzione dell'Organizzazione internazionale del lavoro, riguardante l'eliminazione della violenza e delle molestie sul luogo di lavoro. La revoca è stata decisa data l'impossibilità di alcuni deputati di partecipare alla votazione, essendo ancora riuniti nella commissione Finanze. 

In particolare, Delmastro Delle Vedove ha pronunciato un duro intervento nei confronti della presidente Spadoni, arrivando a surriscaldare il clima già teso. Delmastro, infatti, ha accusato Maria Edera Spadoni di non saper dirigere l'Aula della Camera, assumendo decisioni "faziose e partigiane". A seguito di queste dichiarazioni, la presidente 5 Stelle ha richiamato all'ordine il deputato: "Se un deputato pronuncia parole sconvenienti è facoltà della presidenza richiamare all'ordine". Al che il centrodestra è insorto nuovamente: "Prendiamo atto che non si può più pronunciare la parola partigiano in Aula perchè sconveniente", ha ironizzato Bordonali della Lega. E anche Delmastro ha risposto a tono al richiamo all'ordine della Spadoni. "Lei ha ritenuto che 'partigiano' fosse un termine sconveniente - ha attaccato il rappresentante FdI- Nella lingua italiana significa 'seguace o fautore per lo più fazioso'. E io di quello la accusavo". "Ma- continua il deputato- storicamente partigiano designa anche altro. Ma anche in quel caso io non lo definirei sconveniente". Poi, l'affondo: "Trovo disarmante il silenzio della sinistra che sente dire che partigiano è un termine sconveniente".

Che cosa è successo dopo

Dopo un post del deputato di Fratelli D'Italia, Delmastro Delle Vedove, sulla pagina della Spadoni si sarebbero scatenati fiumi di insulti.

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"Oltre alle offese c'è chi scrive che discutere è inutile e che al terrorismo si risponde con la forza. Certi commenti dovrebbero essere censurati, indipendentemente da chi li subisce, punto - sottolinea la Spadoni -. Provo fastidio e ribrezzo nei confronti di persone che incitano alla forza e scrivono che i metodi democratici ormai sono inadeguati. Queste parole sono terribili. Incitare alla forza per sovvertire un ordine democratico va contro i valori che tutti, e ribadisco tutti, i deputati dovrebbero difendere".

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"Il collega - aggiunge Spadoni - fa parte di un organo collegiale e democratico, che dovrebbe onorare e far rispettare anche da chi lo sostiene. Mi chiedo a questo punto chi è che non ha il minimo senso delle istituzioni, se io o qualcun altro. Riguardo alle offese: le scrivono i leoni da tastiera, che hanno poco o niente da dire".

"Mi chiedo cosa ne pensi la Meloni - conclude la vicepresidente della Camera -, a cui ho dato personalmente solidarietà quando a luglio 2019 è stata attaccata non come politica ma come donna e madre con offese e insulti. La dialettica politica è vitale in una democrazia, è innegabile. Ma gli insulti, l'hate speech, non fanno parte di una cultura sana ma di un odio che rischia di sfociare in violenza. Io vado avanti, consapevole del mio ruolo e onorata di rappresentare la Camera dei Deputati, con valori democratici forti senza se e senza ma. Mi auguro lo facciano anche altri".

Ma chi è Andrea Delmastro?

Il deputato meloniano nel 2019 si era reso celebre per aver insultato la Boldrini per essere andata dal Papa con ai piedi "una sciatta ciabatta" mentre invece "trova normale andare per rispetto in moschea a Roma con il velo". Questo per Delmastro Delle Vedove è simbolo della sottomissione culturale nei confronti dell'Islam.

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