Cinque Stelle, parla Davide Casaleggio: "Non mi candiderò mai"

Dopo il successo di Virginia Raggi a Roma e Chiara Appendino a Torino, per il Movimento 5 Stelle inizia una nuova fase.

Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto, al Corriere della Sera assicura che non ha alcuna intenzione di candidarsi e fare politica in prima persona. "Intendo occuparmi - dice a Emiliano Buzzi - dello sviluppo delle applicazioni di democrazia diretta del Movimento 5 Stelle in rete affinché tutti i cittadini possano fare politica". 

Come il padre, anche Davide non ama rilasciare interviste. Ma l'occasione è speciale, una vittoria così netta in tanti comuni se l'aspettavano in pochi: "Non mi ha sorpreso perché rispecchia il lavoro fatto dal Movimento a tutti i livelli. Attivisti, portavoce e candidati" dice Casaleggio. Il Movimento ha vinto 19 ballottaggi su venti: "Andremo avanti rispettando le promesse: il taglio dello stipendio, il rifiuto dei finanziamenti pubblici, rinunciando alle auto blu e a tutti i privilegi".

La democrazia diretta è una direzione che continuerete a perseguire?
«Certo. Noi siamo un’avanguardia, ma in altri Paesi la democrazia diretta e online è applicata a vari livelli. Per esempio in Estonia oltre il 30% degli elettori già oggi vota per le elezioni politiche online, l’istituto del recall che permette di richiamare un politico eletto è attivo in Paesi come la California o il Venezuela, esperimenti sulla scrittura della costituzione da parte dei cittadini sono stati portati avanti in Islanda e Colombia.

È vero che organizzerete una cabina di regia per i Comuni? 
«Il responsabile degli enti locali è Luigi Di Maio. Per quanto riguarda Rousseau sono già previste delle applicazioni per i sindaci e in generale per i comuni e anche queste saranno rilasciate nei prossimi mesi».