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Giovedì, 28 Marzo 2024
L'intervista / Roma

Traballa il patto per Roma tra M5s e Pd, Lombardi: "Alternative al termovalorizzatore"

Dal piano che verrà proposto al sindaco alle implicazioni nazionali, l'intervista all'assessora M5s alla Transizione ecologica in Regione Lazio, Roberta Lombardi

Ha chiarissimo il piano alternativo da presentare al sindaco Gualtieri. E non si tratta assolutamente di un termovalorizzatore a basse emissioni. "Esistono tecnologie che non producono ceneri" spiega a RomaToday l'assessora alla Transizione ecologica della Regione Lazio, Roberta Lombardi, entrando nei dettagli di quelle che possono essere le alternative reali. Volto del dialogo aperto con il Campidoglio per convincere il sindaco dem a fare un passo indietro sul termovalorizzatore per Roma, si espone anche sulle implicazione della questione a livello nazionale. "L'emendamento al decreto aiuti? Non escluderà i poteri speciali per Gualtieri, quelli servono per realizzare tutti gli impianti, anche quelli che piacciono a noi". 

I suoi colleghi parlamentari stanno lavorando per emendare in fase di conversione il decreto legge aiuti. Si parla di eliminare del tutto la parte dei poteri straordinari al sindaco Gualtieri... La direzione è questa?

Vedo davvero difficile spiegare ai cittadini romani il fatto di non cercare di accelerare per risolvere la questione rifiuti. I poteri speciali servono ad aiutare Roma, infatti li avevamo chiesti anche noi e non ce li hanno dati. Ma lasciamo perdere questo...Consentono a Gualtieri di realizzare rapidamente anche gli impianti che vogliamo noi. Piuttosto l'emendamento servirà a circoscriverne la tipologia.

Ovvero?

Impianti di ultima generazione tra quelli previsti dalla tassonomia verde europea (sistema di classificazione che definisce tecnologie e attività economiche che possono considerarsi sostenibili, ndr). 

Se invece il testo restasse così, e lei sedesse in parlamento, lo voterebbe?

Bella domanda. Nel decreto ci sono importanti aiuti alle imprese e alle famiglie... Non vedo comunque perché debba restare così, a meno che le forze politiche non scelgano di fare una battaglia contro il m5s. 

Torniamo all'impianto. Come procede il dialogo con il sindaco Gualtieri?

Ci siamo visti venerdì scorso. Mi ha detto che hanno trovato una consulente per la predisposizione del piano rifiuti. A breve ci vedremo con i tecnici. Personalmente ne porterò che possano da una parte proporre metodi e impianti per la raccolta differenziata spinta, dall'altra per illustrare tecnologie in grado di trattare quel che rimane. 

Ecco, arriviamo alle tecnologie alternative. Si tratta di termovalorizzatori a bassissime emissioni, o cos'altro? 

No, perché il termovalorizzatore, un termine che tra l'altro si usa solo in Italia, si chiama inceneritore, produce ceneri in ogni caso, anche nelle sue versioni più recenti, e il saldo nella produzione di energia è sempre negativo. Quelli più nuovi hanno filtri per trattenere le nano particelle e hanno emissioni più basse ma quelli stessi filtri poi vanno smaltiti e sono comunque pericolosi per l'ambiente. Io parlo di impianti che rientrano nelle bat (best available techniques fissate a livello europeo, ndr) che prevedono altri processi di lavorazione come pirolisi o ossicombustione. Sono tecnologie italiane, che funzionano e vengono già utilizzate. 

Bruciano senza produrre ceneri? 

I rifiuti vengono trattati a temperature intorno ai 1400 gradi, talmente alte da scindere i materiali nei loro elementi principali che sono tutti recuperabili al 100 per cento. Co2 liquida, materiale vetroso, alluminio e via dicendo. Qui il saldo energetico è sempre leggermente positivo. Parliamo però di tecnologie che si inseriscono all'interno di un sistema che prevede alte percentuali di raccolta differenziata. 

Non il 65% promesso da Gualtieri?

Assolutamente no. Il 90 per cento. 

Se l'accordo non venisse trovato, che tipo di implicazioni politiche avrebbe la realizzazione di un inceneritore sull'alleanza m5s-pd?

Penso sia importante il come avviene questo confronto. Se avviene in maniera pregiudiziale e di chiusura, allora è difficile portare avanti una partnership, se viene argomentato in maniera ragionevole, il quadro è diverso. 

Sta dicendo che l'alleanza potrebbe comunque sopravvivere anche se le sue istanze non venissero accolte?

Le valutazioni si faranno al momento.

Raggi ha detto che se sul decreto dovesse essere posta la fiducia il m5s dovrebbe votare contro. Come si pone lei rispetto a questa possibilità?

È un decreto di aiuti a famiglie e imprese su cui siamo tutti d'accordo, cercheremo di emendarlo per quanto riguarda la questione di Roma, ma non è assolutamente pensabile che venga posta la fiducia. 

Il quotidiano La Repubblica ha scritto di un compromesso sul termovalorizzatore che consentirebbe poi ai cinque stelle di passare all'incasso in termini di poltrone. Addirittura con un ingresso del m5s nella giunta capitolina. Ne sa qualcosa?

Noi siamo contrari all'inceneritore e su questo non c'è ambiguità. Tutto il resto è fantapolitica che davvero non esiste al mondo, un'assurdità. Al Comune il m5s ha scelto di stare all'opposizione.

È d'accordo con la proposta di un referendum lanciata dai radicali. Si unirebbe a loro per una raccolta firme? 

La democrazia diretta è una delle nostre cifre distintive. Non posso che essere favorevole e mettermi a disposizione. Non deve però essere banalizzata la questione con un "sì o no" all'inceneritore. Ci deve essere spazio per il ragionamento nei quesiti che vengono posti. Serve un'attività di animazione territoriale, in cui si riesca a spiegare quelle che sono le reali alternative.

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