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Giovedì, 18 Aprile 2024
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"Io sono fascista": bufera su candidata della Lega in Basilicata

Le tre parole fanno esplodere il caso politico. A dirle, a ridosso delle elezioni regionali in Basilicata, è stata una candidata della Lega durante un comizio a Melfi: poi si è "giustificata"

Tre parole che fanno esplodere il caso politico. "Io sono fascista": lo ha detto, ormai a ridosso delle elezioni regionali in Basilicata, una candidata consigliera della Lega durante il comizio a Melfi (Potenza). Si chiama Gerarda Russo, e ha replicato in quel modo a un gruppetto di contestatori che in piazza scandivano il coro: "Fascisti, fascisti". 

Il candidato di "Basilicata possibile", Valerio Tramutoli, ha annunciato che presenterà un esposto per apologia del fascismo. Ma sui social i commenti e le condivisioni avevano fatto già divampare le polemiche. 

"Io sono fascista": bufera su candidata della Lega in Basilicata

La candidata della Lega non ha negato (non avrebbe potuto, i video sono chiari) di aver pronunciato la frase "io sono fascista". Però ha risposto pubblicando il filmato integrale del suo comizio, in cui secondo lei la frase contestata trova una sorta di giustificazione a causa del contesto in cui è stata pronunciata. Ciascuno può farsi la propria idea:  "Ecco il video integrale del mio comizio - dice Gerarda Russo -  Strumentalizzare un concetto di una frase è da vigliacchi quali siete. La frase è: “Se Fascista vuol dire essere a favore del popolo allora io sono fascista” che equivale a dire “se essere populista vuol dire essere a favore del popolo allora io sono populista”.

"È stata una risposta data a quei ragazzi che non conoscono il senso della democrazia - continua . contestando durante il comizio e accusandomi di essere Fascista. Nessuno del nostro partito si è mai permesso di contestare i loro capi politici! Ragazzi pilotati da qualcuno che non voleva si svolgesse il comizio. Mi avete definita anche razzista, xenofoba e populista... sono orgogliosa di essere Italiana come ha detto Matteo Salvini. Al posto di fare campagne elettorali basate su offese e campagne denigratorie pensate a farle su progetti... che forse non avete".

Commenta la vicenda anche il sindaco di Melfi, Livio Valvano: "Nel comizio della Lega a Melfi, la candidata locale di Matteo Salvini dichiara con incredibile spudoratezza di essere fascista. Cosa farà adesso il ministro dell'Interno, un altro selfie?".

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