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Giovedì, 25 Aprile 2024
La mozione

L'Italia continuerà a inviare armi a Kiev: spesa militare salirà al 2%

Le spese per il riarmo saliranno al 2 per cento del Prodotto interno lordo entro il 2028. Lo si legge nella mozione approvata oggi dal Parlamento che impegna il governo a politiche di riarmo assecondando le richieste Usa e Nato. Bocciata la mozione del M5s che chiedeva lo stop

"Presto il ministro della Difesa porterà in Consiglio dei ministri il decreto per prorogare i tempi delle decisioni già adottate, che scadono il 31 dicembre, per un'eventuale fornitura di strumenti militari all'Ucraina, naturalmente sempre previo passaggio parlamentare". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, da Bucarest dove si è conclusa la ministeriale Nato al cui margine il titolare della Farnesina ha avuto un colloquio con l'omologo ucraino Dmytro Kuleba.

Proprio oggi la Camera dei deputati ha votato il via libera alla mozione unitaria del centrodestra a prima firma Giulio Tremonti concernente iniziative in relazione al conflitto tra Russia e Ucraina. Il testo impegna il governo, tra l'altro, "a sostenere le iniziative normative necessarie a prorogare fino al 31 dicembre 2023 l'autorizzazione, previo atto di indirizzo delle Camere, alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative dell'Ucraina nei termini e con le modalità stabilite dall'articolo 2-bis del decreto legge 25 febbraio 2022, numero 14" e "ad assumere tutte le iniziative necessarie per conseguire l'obiettivo di una spesa per la difesa pari al 2 per cento del Prodotto interno lordo entro il 2028, anche promuovendo, nel quadro della riforma del Patto di stabilità e crescita, l'esclusione delle spese per gli investimenti nel settore della difesa dal computo dei vincoli di bilancio e a incrementare le risorse umane e finanziarie destinate alla politica estera, quale strumento fondamentale per tutelare l'interesse nazionale".

Approvata anche - con eccezione del primo capoverso e della premessa - la mozione presentata da Azione-Italia sul conflitto tra Russia e Ucraina.

Approvata anche la mozione del Pd mentre è stata bocciata la mozione presentata dal Movimento 5 stelle (con 193 no, 46 sì e 75 astenuti tra deputati Pd e Avs. Stesso destino subisce il documento di Alleanza Verdi e Sinistra con 54 sì, 246 no ed un astenuto. 

"Non potevo credere ai miei occhi quando ho appreso dalla maggioranza che l'emergenza del governo Meloni è oggi accelerare sulle spese militari per raggiungere quanto prima il livello del 2% del Pil e derogare a vincoli europei per il settore della difesa" ha detto il leader M5S Giuseppe Conte illustrando alla Camera la mozione pentastellata sul conflitto in Ucraina.  

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