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Sabato, 20 Aprile 2024
L'escalation dopo Bucha / Russia

L'Italia espelle 30 diplomatici russi, Di Maio: "Motivi di sicurezza nazionale"

Mosca annuncia una risposta adeguata dopo le espulsioni dei funzionari russi firmata dal ministro degli esteri Luigi Di Maio che spiega: "Una misura assunta in accordo con altri partner europei e atlantici"

"Abbiamo espulso 30 diplomatici russi per motivi di sicurezza nazionale". Lo ha annunciato il ministro degli esteri Luigi Di Maio a margine della conferenza a Berlino organizzata per il sostegno alla Moldavia. In tutta risposta il portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha spiegato che Mosca non lascerà senza risposta la decisione di Roma di espellere 30 diplomatici russi. "La Russia darà una risposta pertinente", ha detto Zakharova ai giornalisti. La Russia pertanto espellerà diplomatici italiani.

L'Italia espelle 30 diplomatici russi

Non è stato espulso l'ambasciatore Sergej Razov che invece è stato convocato alla Farnesina per notificargli l'espulsione di 30 diplomatici in servizio presso l'ambasciata in quanto "persone non grate".

"Il Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri, Ambasciatore Ettore Sequi, ha convocato questa mattina alla Farnesina, su mia istruzione, l'Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov, per notificargli la decisione del Governo italiano di espellere 30 diplomatici russi in servizio presso l'Ambasciata in quanto 'personae non gratae'", ha detto Di Maio. "Tale misura, assunta in accordo con altri partner europei e atlantici, si è resa necessaria per ragioni legate alla nostra sicurezza nazionale, nel contesto della situazione attuale di crisi conseguente all'ingiustificata aggressione all'Ucraina da parte della Federazione Russa", ha spiegato il ministro. 

"Non saranno delle minacce a fermare la nostra azione per la pace" ha detto Di Maio bersaglio ieri di pesantissime minacce sui social dopo aver sottolineato come i fatti atroci di Bucha dimostrano non solo che questa guerra non è finita, ma che la sua intensità e la sua atrocità continuano ad aumentare".

"La nostra missione per la pace continua e il nostro obiettivo è quello di raggiungere un accordo di pace che fermi questa guerra in Ucraina - ha detto Di Maio ricordando come l'Italia si sia resa disponibile a fare da garante della sicurezza e della pace. "Questo non espone a nessun rischio - ha precisato Di Maio dicendo che ''non sarà qualche minaccia a spaventarci. Essere tra i Paesi garanti - chiosa - significa far parte di un percorso diplomatico che porta a un obiettivo di un accordo di pace che guardi a tutti gli aspetti contesi in questo momento, partendo dalla volontà del popolo e delle istituzioni ucraini".

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