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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Italia e turismo, il binomio che muove l'economia

L'Italia nel 2017 rafforza la posizione di importante meta dei flussi turistici internazionali. Boom delle presenze nei musei. Investimenti su Pompei che tocca il record delle visite

«Il turismo è il nostro petrolio!»: quante volte abbiamo sentita questa espressione? Che poi non sarà bellissima, da un punto di vista metaforico, ma ha più di un fondamento nella sostanza. Perché se il turismo rappresenta un valore aggiunto per qualunque paese, immaginiamo cosa possa essere per l’Italia. Siamo considerati da molti il primo paese al mondo per patrimonio culturale, storico e architettonico. In Italia, infatti, ci sono 53 siti dichiarati dall'UNESCO 'patrimonio dell'umanità', migliaia di musei, parchi archeologici, chiese, borghi, tutti concentrati in una penisola lunga e stretta, non a caso definita da Dante e da Petrarca il Belpaese. Il turismo, quindi è, o dovrebbe essere, la nostra ricchezza naturale, il regalo che la Storia ci ha fatto. A patto però, di saperlo usare bene. Perché, come nella parabola dei talenti, non basta restituire ciò che si è avuto, ma andrebbe fatto fruttare per sviluppare la nostra economia.

Musei da record

Nonostante ci sia la spada di Damocle del Consiglio di Stato che esaminerà, tra alcuni mesi, se sia corretta la nomina dei direttori stranieri nei musei italiani, la scelta del ministro Franceschini di rendere internazionale il patrimonio culturale nazionale pare funzionare. Nel 2017, infatti, è stata superata la soglia dei 50 milioni di visitatori e gli incassi sono arrivati a quasi 200 milioni di euro, con un incremento sul 2016 di circa 5 milioni di visitatori e di 20 milioni di euro. Musei da record, insomma. La nomina dei direttori dei poli museali si inserisce all'interno di una più ampia riforma del sistema museale, voluta dal ministro della Cultura.

Case cantoniere come locande ed esercizi turistici digitalizzati

Un’altra chiave per il rilancio del turismo in questi ultimi anni, è stata senz’altro la digitalizzazione degli esercizi turistici. Il tax credit, ad esempio, ha incoraggiato circa 2.500 realtà ad una nuova modernizzazione grazie alla deduzione delle spese al 30%, e oltre 2mila esercizi turistici ne hanno usufruito per ristrutturazioni. Sono state disciplinate le start-up che hanno come oggetto sociale la promozione dell’offerta turistica attraverso l’uso di tecnologie e lo sviluppo di software originale. E sono state esentate da imposta di registro, qualora a gestirle fossero persone under 40. Sempre nell'ottica della ripresa turistica, ha suscitato interesse il bando per affidare la gestione di case cantoniere a giovani imprese e cooperative per farne ostelli e locande. L'obiettivo, insomma, è stato quello di incentivare un turismo sostenibile e digitale. E i dati sembrano dare ragione a questa impronta: crescono gli arrivi, aumenta la durata dei soggiorni e riprende il turismo interno. Con il benefit aggiuntivo di promuovere anche i luoghi meno frequentati dal turismo internazionale. La prova che questi intenti non sono rimasti sulla carta sono i 60 milioni di euro destinati allo sviluppo della via Francigena, dei Cammini di San Francesco e dell’Appia Regina Viarum. Non solo, ma anche nella promozione si è puntato molto all'Italia come luogo e percorso di un turismo di qualità: il 2016, ad esempio, è stato dichiarato anno nazionale dei cammini, il 2017 anno nazionale dei borghi, quest'anno è quello del cibo italiano, mentre il 2019 sarà anno del turismo lento. Senza per questo dimenticare che ben due grandi eventi internazionali hanno visto l’Italia protagonista: l’Expo del 2015, con 21,5 milioni di visitatori provenienti da 140 Paesi; e nel 2017 il G7 della Cultura a Firenze.

Capitolo Pompei

Capitolo Pompei, uno dei luoghi simbolo della storia, meta fissa dei flussi turistici internazionali, ma purtroppo anche emblema per troppi anni di un paese che non sapeva preservare i suoi tesori, vittima dell'incuria e inefficienza. Dopo anni di crolli e polemiche, il Grande Progetto Pompei (105 milioni di euro di investimenti) ha preso vita: aperti al pubblico oltre 30 edifici e domus, tra cui la splendida Villa dei Misteri; creato un percorso turistico di 3 km dedicato in particolare alle persone disabili; nuovi scavi nella parte della città mai indagata finora; realizzata un’illuminazione notturna del Foro; garantita la copertura WiFi dell’intera area archeologica. Riscontri? 3,2 milioni di visitatori nel 2016, un vero record assoluto. E nel 2017 ancora meglio con 3,4 milioni. 

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