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Venerdì, 29 Marzo 2024
Prese di posizione

Cosa dicono Lega e Fratelli d'Italia sui disordini di Roma e lo scioglimento di Forza Nuova

La destra è tiepida (se non scettica) sulla mozione del Pd per dichiarare illegale la formazione neo-fascista. E per il senatore di Fdi La Russa gli scontri di sabato "sono stati molto funzionali a chi vuol creare uno stato di tensione"

Se da un lato la destra è cauta sullo scioglimento di Forza Nuova auspicato dal Pd, dall'altro Salvini e Meloni vanno all'attacco del Viminale che a loro dire, in occasione dei disordini di sabato a Roma, non avrebbe saputo garantire la sicurezza. Di più. Il senatore di Fdi, Ignazio La Russa, evoca scenari inquietanti. Gli scontri di sabato, dice, "sono stati molto funzionali a chi vuol creare uno stato di tensione e tentare di danneggiare la destra".

In mezzo ai manifestanti pacifici c'erano sì anche gruppi neofascisti, ma La Russa sostiene di aver riconosciuto gli stessi soggetti che "due settimane fa aveva disturbato il comizio della Meloni a Milano, cercando l'incidente. Gente che si muoveva senza controllo o divieti, che ha gridato slogan contro di noi e lasciata entrare in piazza Duomo nonostante Giorgia avesse avvertito Lamorgese del rischio". Il sospetto avanzato dal senatore al 'Corriere' è che "ci fosse la precisa volontà di lasciarli fare per poi gridare al lupo".

Le polemiche sullo scioglimento di Forza Nuova: la destra resta in silenzio

Quanto alla scioglimento di Forza Nuova, La Russa parla di una "decisione estrema" che tuttavia non spetta al Parlamento ma al governo. In altre parole Fratelli d'Italia non voterà sì alla mozione  che i dem si apprestano a presentare per mettere fuorilegge la formazione di estrema destra.

Anche Matteo Salvini sul tema non è stato proprio così netto. "I partiti non si sciolgono per decreto - ha fatto sapere il leader della Lega -, o per proposta di un parlamentare, qualcuno dice che c'è di nuovo il partito fascista, allora lo si sciolga in base alla legge, rispettiamo la legge".

Ma a lanciarsi accuse reciproche sono soprattutto Pd e Fratelli d'Italia. Ieri hanno fatto discutere le parole di Giorgia Meloni che ha affermato di non conoscere la matrice delle violenze di piazza. "Quanto successo a Roma a margine della manifestazione no green pass è sicuramente violenza e squadrismo poi la matrice non la conosco. Nel senso che non so quale fosse la matrice di questa manifestazione ieri, sarà fascista, non sarà fascista non è questo il punto. Il punto è che è violenza, è squadrismo e questa roba va combattuta sempre".

Scontro acceso anche sull'ipotesi di scioglimento di Forza Nuova. Se i dem vorrebbero impegnare il governo con una mozione, a destra il refrain è che una simile disposizione non spetterebbe al Parlamento. Rispondendo alle obiezioni di  Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia, il deputato dem Emanuele Fiano, ha fatto notare che "la nostra mozione chiede al governo, non al Parlamento, di attuare l'articolo tre della Legge Scelba". E che dunque quello espresso dai partiti sarebbe solo un parere con cui si vuole indirizzare l'azione dell'esecutivo. 

Affermazioni a cui replica lo stesso Lollobrigida rigirando la frittata. "Perché se ci sono già gli estremi per procedere contro organizzazioni violente, il governo resta inadempiente?". Sullo scioglimento di Forza Nuova l'esponente di Fdi aveva dichiarato: "La nostra Costituzione e le leggi dello stato prevedono che la magistratura agisca nei confronti di associazioni e movimenti in contrasto con i dettami in esse contenute. Questo potere è attribuito alla magistratura ed alle forze dell'ordine, il Parlamento non è costituzionalmente deputato dalla Costituzione a intervenire".  

La mozione del Pd per sciogliere Forza Nuova

Intanto oggi la mozione del Pd è stata depositata alla Camera e al Senato: "La gravità delle azioni violente poste in essere da un partito politico come Forza Nuova e da altre organizzazioni di estrema destra ", si legge nel testo, "è aumentata dall'evidente matrice fascista di tali azioni, troppo spesso derubricate a gesti di pochi e isolati individui violenti, con la volontà di minimizzare in modo colpevole, ambiguo e irresponsabile l'ispirazione di queste organizzazioni politiche all'eredità del ventennio fascista e l'uso della forza e della violenza come 'metodo' di azione politica in radicale contrapposizione con l'identità antifascista della Costituzione repubblicana".

Secondo i dem "quanto avvenuto il 9 ottobre scorso a Roma" rientra proprio "tra le fattispecie previste dalla legge Scelba, ovvero l'uso della violenza quale metodo di lotta politica, il propugnare la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione, la denigrazione della democrazia e delle sue istituzioni".

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