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Giovedì, 25 Aprile 2024
Presa di posizione

Come cambiano le cose ora fra la Lega di Salvini e Putin

"E' chiaro che un fatto del genere mette in pericolo la sicurezza dell'intera Europa" ha detto il vicesegretario della Lega Lorenzo Fontana

Dopo l’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia, i rapporti fra la Lega e il presidente della federazione russa non potranno più essere gli stessi. Almeno stando a quanto detto da alcuni esponenti del partito. In ultimo il vicesegretario della Lega Lorenzo Fontana, già ministro nel primo governo Conte, che, in una intervista, ha detto che le cosa non saranno più le stesse. "E' chiaro che dopo un'aggressione di questo tipo, le cose cambiano. E' chiaro che un fatto del genere mette in pericolo la sicurezza dell'intera Europa. E del resto un atto di questo genere crea un danno immenso anche alla Russia”.

Dunque non si può far finta che la considerazione per il presidente russo sia la stessa di prima. Tutto ci si sarebbe potuto aspettare, ma non una guerra. Del resto era stato proprio il leader della Lega Matteo Salvini, in una intervista televisiva in tempi non sospetti, a criticare la narrazione che voleva Putin come “un uomo capace di invadere un Paese da un giorno all’altro”.

Parole quasi profetiche se non fossero state usate per dire il contrario. Si era sbagliato e di molto. Infatti Putin si è rivelato capace proprio di quello. "Io sono allibito. - ha continuato Fontana, che è anche responsabile esteri del partito - Vladimir Putin è sempre stato un tattico molto acuto. Però l'aggressione all'Ucraina è per me incomprensibile. Oltre che pericolosissimo. Ripeto: non ho una spiegazione logica di quanto accaduto”.

Il pensiero di Fontana era stato in qualche modo anticipato anche dal collega leghista Guglielmo Picchi che, proprio a Today, aveva detto come, se prima si potesse avere un canale preferenziale fra Lega e Putin per interloquire, è chiaro che le cose sarebbero cambiate d’ora in avanti.

In effetti la Lega, seppur dopo un primo tentennamento in cui Salvini aveva detto come “le sanzioni sarebbero dovute essere l’extrema ratio”, già il giorno successivo, di fronte ad una palese violazione del diritto internazionale, la Lega è rientrata subito nei ranghi, schierandosi con il Governo, condannando la Russia e rimarcando subito come anche loro sia a fianco dell’Ucraina e pienamente all’interno del Patto atlantico.

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