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Mercoledì, 24 Aprile 2024
I grandi assenti

I parlamentari disertano la commissione Bilancio, solo in 7 su 53 alle audizioni sulla manovra

Deputati e senatori insieme erano convocati per ascoltare il parere di Banca d'Italia, Istat e Cnel sul documento economico. Marattin (Iv): "Ho chiesto l'abolizione, mi dicono che si limiterebbe il diritto dei parlamentari a partecipare..."

Gli ospiti sono presenti, i "padroni di casa" no. Oggi, lunedì 5 dicembre, solo pochissimi parlamentari si sono presentati alla seconda giornata di audizioni sulla legge di bilancio davanti alla commissione congiunta Camera-Senato. Si tratta di tappe intermedie nell'analisi della legge, che deve passare dalla commissione prima di approdare in Aula.

Il programma dei lavori di oggi è fitto e prevede le audizioni di Banca d'Italia, Istat e Cnel. Quando la seduta si apre, alle 9, sono presenti fisicamente in quattro: il presidente della commissione del Senato, Nicola Calandrini di FdI, e in platea solo 3 onorevoli dell'opposizione: Luigi Marattin di Italia Viva, Ubaldo Pagano e Silvia Roggiani del Pd. In collegamento risultano presenti altri 3 parlamentari. Col passare delle ore il numero cresce, ma di qualche unità. Ben poco se si calcola che in commissione Bilancio siedono 31 deputati e 22 senatori.  

Le tante poltrone vuote in commissione stridono con l'importanza che la stessa ha. Domani, 6 dicembre, l'agenda prevede l’incardinamento del testo e ci sarà tempo fino al 7 dicembre alle 16.30 per la presentazione degli emendamenti. Le votazioni sugli emendamenti alla legge di bilancio 2023 inizieranno il 15 dicembre per concludersi entro il 18, così da inviare il testo in Aula entro il 20. Poi ci sarà tempo solo fino alla fine dell'anno per l'ok definitivo se si vuole evitare l'esercizio provvisorio. 

I numeri bassissimi innescano la polemica sulla modalità stessa in cui si svolgono i lavori della commissione. "Sono anni che chiedo di abolire l'inutile liturgia delle audizioni, e sostituirle con l'invio di dettagliati contributi scritti. Mi hanno sempre risposto - compreso pochi giorni fa - che non è possibile perché si limiterebbe il diritto dei parlamentari a partecipare all'audizione", twitta Marattin. 

Diritto di partecipare che, numeri alla mano, i parlamentari non vogliono esercitare. Almeno così è stato oggi. 

Tweet di Luigi Marattin

Il deserto in aula è frutto di più elementi. Il poco appeal di sedute fiume - il programma di oggi è dalle 9 alle 20 - anche perché i relatori depositano i loro testi scritti. Poi c'è la convocazione nello stesso giorno delle altre commissioni, ma c'è l'ombra anche del "ponte" vista la festività religiosa dell'8 dicembre a metà settimana. 

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