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Mercoledì, 31 Maggio 2023
Le legge

Via il bollo auto, arriva la super tassa sulla benzina

C'è una proposta di legge che prevede di trasformare l'imposta in una accisa sul carburante. L'idea è di Roberto Caon, deputato di Forza Italia, che a Today ha detto: "Così chi più inquina, più paga"

Di imposte e tasse da pagare ce ne sono tante, ma, tra quelle più odiate dagli italiani, ce n'è una in particolare: è la tassa automobilistica e tutti la conoscono con il nome di bollo auto. Si tratta del tributo pagato da ogni possessore di un mezzo a motore. Chi guida un’automobile o uno scooter, una volta all’anno, versa nelle casse della Regione una quota, che varia a seconda del mezzo. Quella dell’automobile, per esempio, si aggira sempre nell’ordine delle centinaia di euro. Indigesta non tanto perché onerosa, ma per ciò che rappresenta: la richiesta dello Stato di un tributo per il semplice fatto di essere proprietari di un bene mobile, per il quale si è già pagato un prezzo di mercato e si spendono soldi per assicurarlo. Inoltre farlo spostare costa sempre di più. Infatti si rincorrono gli allarmi delle associazioni dei consumatori, preoccupate per l’incremento del prezzo dei carburanti alle pompe di benzina. Anche di recente, a causa della guerra in Ucraina, i prezzi di benzina e diesel sono aumentati. Così, negli ultimi anni, utilizzare l'auto o lo scooter è sempre più costoso ed è diventato un peso per una famiglia media italiana. Se poi si deve anche pagare un' imposta per il solo possesso del veicolo, non deve stupire come mai il bollo sia diventata una delle innumerevoli imposte che scandiscono la vita di un cittadino, che non ne comprende più le ragioni, continuando a domandarsi: "Ma perché?"

Una risposta in effetti c’è: ogni anno nelle varie amministrazioni locali entrano un totale di circa 6,5 miliardi di euro grazie al pagamento del bollo e pensare di cancellarlo con un colpo di spugna è un’illusione. Quanto meno si dovrebbe trovare un modo per ammortizzare quell’entrata di cui non si può proprio fare a meno. Forse un’idea ce l’ha avuta il deputato di Forza Italia Roberto Caon, che nel 2018 aveva depositato una proposta di legge per l’abolizione totale del bollo, ideando un sistema per compensare le minori entrate. Quale? Un’accisa sui carburanti.

Roberto Caon-2

"Cerchiamo di togliere un balzello ai proprietari di un’auto, ma anche di barche, camper, moto. Ogni mattina un italiano si sveglia e deve ricordarsi di pagare qualcosa. Cerchiamo un modo di vivere più semplice. - spiega direttamente a Today.it il papà della proposta di legge Caon - In questo modo allarghiamo la base imponibile e leghiamo il pagamento di quella quota all’uso del mezzo. Così si riduce per tutti la spesa, con famiglie che arriveranno a pagare fino al 70% in meno rispetto a quanto oggi pagano di bollo. Per qualcuno, penso al pensionato che non prende mai l’auto e che la tiene ferma parcheggiata in garage, si arriva quasi ad azzerare la spesa". 

In effetti, se il bollo si trasformasse in un’accisa sul carburante, il contributo diminuirebbe e anche di molto. Basta fare un rapido calcolo. Immaginiamo una famiglia con due auto che mediamente paga 450 euro all’anno di bollo. Entrambe le auto fanno 16 chilometri con un litro di diesel e le due auto, in un mese, macinano 1.600 chilometri. Ad oggi quella famiglia, oltre al bollo, spenderebbe 195 euro di benzina per le due auto. Con l’aumento dell’accisa di 10 centesimi al litro, quella stessa famiglia non pagherebbe il bollo e, per quegli stessi 1.600 chilometri, spenderebbe 205 euro (più 10 euro) al mese. Dunque 120 euro all’anno contro le 450. 

Insomma, con la Pdl di Caon, il tributo versato oggi allo Stato dai contribuenti attraverso il bollo, verrebbe tramutato di fatto in un aumento del carburante, con diversi vantaggi per tutti: intanto chi non usa la macchina o la usa poco non paga o paga pochissimo, ma soprattutto quei 6 miliardi e mezzo verrebbero ripartiti in modo equo tra tutti quelli che si spostano. Diventa anche un modo per disincentivare l'inquinamento. Infatti per Caon l’accisa sul carburante al posto del bollo auto è anche "in linea con le direttive europee perché così chi più inquina più paga". 

Cosa prevede la legge per abolire il bollo auto

Nel documento depositato alla Camera nel 2018, si propone "un’accisa aggiuntiva pari, ad esempio, a 0,16 centesimi al litro di carburante, poiché nel nostro Paese si consumano annualmente per autotrazione circa 40 milioni di tonnellate di idrocarburi, di cui circa 1 miliardo di metri cubi di metano e oltre 3 milioni di tonnellate di gas di petrolio liquefatto. Si tratterebbe, in questo caso, di "tributi ambientali in senso stretto", caratterizzati da una relazione di causa ed effetto tra il loro presupposto e il fatto materiale che produce o può produrre un danno all’ambiente".

"E poi la smettiamo anche di correre dietro chi non paga" continua il deputato forzista, che si riferisce al fenomeno dei veicoli reimmatricolati con targa straniera o dei veicoli di stranieri residenti in Italia. Un problema diventato una vera forma di frode fiscale negli ultimi anni. Un grimaldello usato da chi fa reimmatricolare i propri mezzi in Paesi esteri (Romania e Bulgaria i più gettonati). Lì l’assicurazione e le tasse sono abbattute. Così i "furbetti dell'auto" evitano di dover pagare bollo e assicurazione in Italia, dove i costi sono fra i più alti d'Europa. Tanto che negli ultimi anni sono state fatte modifiche al codice della strada e in generale alle normative, con l'obiettivo di obbligare chi circola in Italia ad avere una targa italiana e pagare i tributi sui motori come tutti. In parte il problema è stato risolto, ma c’è ancora una questione aperta con i veicoli in leasing o a noleggio, per cui basta avere a bordo una dichiarazione della società intestataria del mezzo per essere in regola.

Con la sua legge, Caon è convinto di poter superare tutte queste difficoltà per inseguire gli evasori. Nel momento in cui l'imposta sull'auto entra nel prezzo del carburante, nessuno potrà più evadere. Questo ancora di più in Italia dove, secondo i più recenti dati Istat (febbraio 2022), circolano poco meno di 53 milioni di veicoli (52.750,339) di cui 40 milioni di auto e 7 milioni di motocicli. Numeri in aumento se si considera che, nel 2008, sempre secondo l’Istat, il parco veicoli era composto da 48 milioni di mezzi di cui 36,1 milioni di automobili (il 75%).

Ma come si può tradurre una imposta regionale in un’accisa sul carburante? "È molto semplice - continua Caon - Per quanto riguarda la ripartizione regionale, facciamo riferimento al parco auto regionale e ripartiamo le entrate in modo proporzionale sulla base del numero di auto immatricolate nelle singole Regioni. Chi più ne ha, più prende. Lo Stato, piaccia o no, ha un introito dal bollo auto, ma possiamo fare in modo che sia redistribuito sulla popolazione in modo più equo, legandolo a quanti chilometri vengono consumati e non più sul fatto di possedere o meno un veicolo". 

La proposta anti bollo di Caon però giace negli archivi della Camera da quattro anni. "Cercherò di portarla in Commissione e di discuterla. In alternativa proveremo ad incardinarla dove si può, nei prossimi decreti legge".  
 

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