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Sabato, 20 Aprile 2024
Legge elettorale/2

Legge elettorale, tutte le novità dell'Italicum 2.0

Dopo la telefonata tra Renzi e Berlusconi ecco cosa cambia nella nuova legge elettorale: sbarramenti, collegi e coalizioni

La legge elettorale, l’Italicum, sembra alla svolta decisiva. Ieri Renzi e Berlusconi, al telefono, hanno trovato quegli aggiustamenti che potrebbero dare il via libera al dopo ‘Porcellum’. C’è stato da far di conto. Un po’ per via della Consulta e di quei dubbi sulla costituzionalità di un premio di maggioranza troppo largo. Tema spinto fortissimamente dalla minoranza del Pd che ha Renzi chiedeva un innalzamento della soglia del premio dal 35 al 38%. Un po’ per via delle tutele alla Lega Nord. Un po’ per i partiti medio piccoli che chiedevano una soglia di sbarramento, se coalizzati, più bassa del 5%. Quegli stessi “partitini” che non servono ma che servono, se poi un pezzo di pane lo ottengono sempre.

Scritte le premesse, ecco il nuovo Italicum, quello descritto in numeri da Repubblica.it

1) I partiti potranno accedere in Parlamento solo superando le seguenti soglie: il 4,5% per i partiti in coalizione (era il 5% prima dell'accordo); l'8% per i partiti non coalizzati; il 12% per le coalizioni. Nel caso in cui un partito che facesse parte della coalizione che ottiene il premio di maggioranza non superasse la soglia di sbarramento, i suoi voti concorrerebbero al raggiungimento del premio ma sarebbe comunque escluso dal riparto dei seggi, che sarebbero redistribuiti agli altri partiti della coalizione.

2) Saranno circa 120 collegi (ognuno per circa 500mila abitanti) e in ogni ognuno verranno presentate mini-liste bloccate di 3, 4, 5 o 6 candidati.

3) Se il partito o la coalizione più votata dovesse ottenere almeno il 37% dei voti (era il 35% nel testo della commissione), otterrà un premio di maggioranza. Il premio sarà massimo del 15% (era il 18%): il partito o la coalizione più votata arriverà quindi almeno al 52% (327 seggi) ma il premio di maggioranza non potrà portarlo oltre il 55%, ovvero 340 seggi su 617 (sono esclusi dal calcolo il seggio della Valle d'Aosta e i 12 deputati eletti all'estero). Se quindi un partito ottenesse il 45% dei voti, otterrebbe un premio del 10%, arrivando comunque al 55%.

4) Candidature multiple: l'ipotesi però è di non consentire che lo stesso candidato si presenti in più di 3-4 collegi, mentre nel Porcellum non c'era limite.

5) Riforma al Senato: In attesa della riforma che dovrebbe abolire il Senato, la legge prevede un sistema elettorale identico a quello della Camera, con un premio di maggioranza per arrivare a 169 senatori o (163 senatori in caso di ballottaggio).

6) Accordo 'salva Lega': i partiti che ottengono il 9% in almeno tre regioni rientrano comunque in Parlamento.

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