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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Ius soli, l'ultima "beffa": basta una seduta, ma la legge non si farà

Il ministro Delrio: "Ci proveremo fino all'ultimo". La legge sullo Ius soli è stata calendarizzata solo dopo l'approvazione della legge di bilancio, ma il tempo ci sarebbe ancora. Il capogruppo del Pd Zanda: "Il governo può mettere la fiducia, ma dubito che lo farà"

Ormai, con la legislatura agli sgoccioli, pensare che davvero si farà una legge sullo Ius soli è fantapolitica. Ma il tema tiene banco a Montecitorio e Palazzo Madama. La conferenza dei capigruppo del Senato ha deciso: il provvedimento sullo ius soli sarà esaminato dopo la manovra. Il capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda. "C'e' una ragione per questa richiesta - spiega- lo Ius Soli per essere approvato ha bisogno di un voto di fiducia. Io mi auguro che il governo voglia mettere la fiducia ma dubitando fortemente che ci sia una maggioranza si deve esaminare dopo la legge di bilancio".

Fiaccolata a Montecitorio

A Montecitorio ieri si è svolta la fiaccolata promossa dalla rete #italianisenzacittadinanza, dalle associazioni della campagna “L’Italia sono anch’io” e dalla Rete degli Studenti Medi e Universitari contro la decisione del Senato di rimandare la discussione sullo Ius Soli. "Basta una seduta per riconoscere la dignità di un milione di bambini", hanno spiegato gli organizzatori.

Manconi in sciopero della fame

"Sono in sciopero della fame a sostegno dell'approvazione del provvedimento sullo Ius soli e culturae - dice il senatore del Pd, Luigi Manconi, Presidente della commissione Diritti umani. La mia iniziativa vuole essere una forma di dialogo con le istituzioni e col Parlamento e, in particolare, con la conferenza dei capigruppo e con il governo perché la legge sulla cittadinanza arrivi in Aula. E accompagnerò i tentativi in atto da più parti fino a quando vi sarà un'ora e un minuto che possano consentire la calendarizzazione della legge. Tutto questo è possibile: c'è il tempo e ci sono i numeri". 

"Come ha detto il ministro Minniti: 'non è il tempo che manca, ma il coraggio'. Se il centro sinistra, quel coraggio lo troverà, i numeri non mancheranno, come già tante volte è accaduto in passato. E, più di recente, in occasione del voto sul biotestamento. Mi conforta l'opinione di autorevoli ex ministri dell'Interno - come Beppe Pisanu, Rosa Russo Iervolino, Enzo Bianco e Annamaria Cancellieri - per i quali la legge sullo Ius soli è un fondamentale contributo alla sicurezza collettiva e alla convivenza pacifica tra italiani e stranieri. E mi aiuta l'adesione di due donne che hanno avuto e hanno un importante ruolo pubblico nel nostro paese: Emma Bonino e Livia Turco. Ricevo l'adesione di un numero crescente di parlamentari e, tra gli artisti e gli intellettuali, voglio sottolineare i nomi di Alessandro Bergonzoni, Elio De Capitani ed Ermanno Olmi. Oggi assisterò alla seduta del Senato dalla tribuna per il pubblico, insieme a ragazze e ragazzi, 'italiani senza cittadinanza', espressione di quelle seconde generazioni che chiedono pienezza di doveri e di diritti", conclude.

Delrio: "Ci proviamo fino all'ultimo"

"Ho sentito il senatore e amico Luigi Manconi, che continua la sua battaglia per la legge sulla cittadinanza, assicurando tutto il mio sostegno, anche in questi ultimi giorni, affinché il Paese abbia una legge giusta per bambini che sono già italiani di fatto e non di diritto". Lo afferma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, in una nota.

"Continuiamo a lavorare e lavoreremo fino all'ultimo, insieme, perché il Senato colga l'occasione, subito dopo la manovra, di far fare al Paese un altro passo avanti nella battaglia per i diritti che ha caratterizzato tutta questa legislatura", conclude.

Liberi e Uguali: "Ipocrisia"

"E' gravissimo che la legge sullo Ius soli sia stata calendarizzata dopo l'approvazione della legge di bilancio. E' l'ennesima ipocrisia. Significa calendarizzare per finta, ben sapendo che così facendo la legge slitterà alla prossima legislatura e probabilmente non se ne parlerà più per anni. La responsabilità principale di questa calendarizzazione sciagurata è del Pd che si è schierato a favore di un'agenda che equivale ad affossare la legge sulla cittadinanza" dice la capogruppo di Sinistra italiana al Senato Loredana De Petris, esponente della Lista Liberi e Uguali.

Ius soli, sei giovani romani a confronto

"Abbiamo letto - dice - le cartoline in cui questi ragazzi raccontano il loro dramma. Sappiamo quanto importante per loro sia il riconoscimento di quello che già sono: cittadini italiani. L'unico modo serio e civile di andare incontro a questi italiani e al loro dramma è calendarizzare la legge sullo Ius Soli al primo punto, in modo da poterla approvare davvero e non continuare cinicamente a prenderli in giro", conclude la presidente De Petris.

La Boldrini insiste sullo ius soli: "Proviamoci fino all'ultimo" 

Manifestazioni per lo Ius Soli a Roma (Ansa)

Sulla stessa lunghezza d'onda è Maria Cecilia Guerra, capogruppo al Senato di Articolo 1 Mdp-Liberi e Uguali. "La maggioranza - commmenta - ha buttato la spugna sullo ius soli, un provvedimento su cui erano stati assunti impegni molto seri da parte di esponenti del governo e della stessa maggioranza. La decisione della conferenza dei capigruppo, che ha posto la discussione del ddl sulla cittadinanza dopo la legge di bilancio, è molto grave e ipocrita - ha sottolineato - Non si ha il coraggio di ammettere in modo chiaro che questo significa non approvarlo perché tutti sappiamo che dopo la legge di bilancio il Senato non avrà più tempo per discuterlo. Un'ipocrisia gravissima perché passa sulla pelle delle persone".

Gasparri: "Non si farà"

"Il Senato prende atto che vince #noiussoli, una legge sbagliata che per fortuna non ci sarà. Nostra giusta vittoria". Lo scrive su Twitter il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (FI).

"Negli ultimi scampoli di legislatura, la sinistra prova l'assalto ideologico alla cittadinanza italiana preparandosi a forzare la mano per l'approvazione dello ius soli. Un atteggiamento irresponsabile che sigilla anni di arroganza elevata a sistema di governo" secondo il deputato di Forza Italia Francesco Paolo Sisto.

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