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Venerdì, 19 Aprile 2024
La proposta alla Camera

Stop all’occupazione abusiva: arriva la legge che prevede il "furto di casa"

L'ideatore della proposta di legge è il deputato della Lega Luca Rodolfo Paolini. A Today.it spiega: "Voglio vedere chi starà dalla parte degli abusivi"

Una legge per fermare l’occupazione abusiva delle case in Italia. Lo scorso ottobre, un pensionato cardiopatico di 83 anni è uscito per andare a fare delle visite. Quando è tornato, la sua casa a Roma era stata occupata da due donne, con la serratura della porta cambiata e una nuova targhetta sul citofono della palazzina. Il caso di Ennio Di Lalla, costretto a vivere per un mese in albergo in attesa dell’intervento delle forze dell’ordine, riaccende la fiamma di una questione che ciclicamente torna alla ribalta delle cronache nel Paese. E’ per trovare una soluzione a soprusi come questi che è stata depositata alla Camera una Proposta di legge, il cui ideatore e primo firmatario è il deputato marchigiano della Lega Luca Rodolfo Paolini.

Occupare abusivamente una casa: perchè oggi si può

"I diritti ci sono, ma di fronte al problema, la questione si può affrontare principalmente per via civile - spiega Paolini direttamente a Today.it - Per questo i tempi possono andare dai nove mesi in su, poi ha un costo per la vittima e inoltre ci sono i danni di una casa nel frattempo devastata". Dunque il problema in Italia non è il fatto in sé, ma la tempistica: ci possono volere settimane, mesi, anche anni per allontanare eventuali inquilini abusivi e tornare all’interno del proprio appartamento. Tempi troppo lunghi per pensare che quella sia giustizia. Anche perché, nella maggioranza dei casi, quando gli abusivi si sentono alle strette, lasciano l’appartamento dopo averlo depredato e devastato. Il paradosso tutto italiano è che, se un ladro si introduce in casa altrui per rubare e viene colto sul fatto, viene arrestato e processato. Se quello stesso malvivente, invece di andarsene, decide di restare, fare suo quell’immobile con tutti i beni al suo interno, non solo può stare tranquillo di non essere cacciato, ma avrebbe a sua disposizione un lungo periodo di tempo per godersela. Il paradosso nel paradosso è rappresentato da un articolo nello specifico (625 del codice penale) che prevede il furto aggravato per chi “si introduce o trattiene in un edificio o altro luogo destinato ad abitazione”.

"Con la mia proposta di legge, - continua Paolini - c’è tutela in via immediata, esattamente come si fa con il furto di auto o telefonino. Se vengo da lei, le rubo il cellulare, scappo e mi prendono, mi arrestano e poi restituiscono a lei il cellulare. Stessa cosa vale per la macchina, ma non per la casa. DI fatto io introduco il reato di furto di casa”. Però il codice penale prevede la violazione di domicilio. “Comunque no è previsto nella procedura il recupero immediato del bene". 

Luca Rodolfo Paolini e Matteo Salvini - foto dal profilo Facebook di Luca Paolini ok-2

Dunque arriva in Commissione giustizia della Camera la proposta per “Norme a tutela della inviolabilità del domicilio da occupazioni arbitrarie”. In pratica l’idea del deputato leghista è di andare a modificare la normativa sui furti, introducendo nel codice penale l’articolo 624 ter per cui “chiunque si impossessa, occupa detiene senza titolo legittimo un bene immobile destinato a domicilio privato, mediante violenza sulle cose, artifizi o raggiri, o comunque impedisce il rientro nel medesimo del proprietario o di chi abbia un titolo legale per occuparlo, è punito con la reclusione da 2 a 6 anni”.  Si va anche a modificare il codice di procedura penale all’articolo 381, dando così la possibilità di arrestare “chiunque è colto in flagranza di […] sottrazione o impossessamento o permanenza in immobile destinato a domicilio privato prevista dall’articolo 624 ter del codice penale”.

Legge contro l'occupazione abusiva di case: la proposta della Lega

Di fatto la normativa darebbe alla vittima la possibilità di recarsi al posto di polizia più vicino e denunciare il fatto, portando con sé elementi di riscontro del fatto che è lui il proprietario di casa e legittimo domiciliatario: bollette, contratti di utenze, pagamenti regolari. Di contro le forze di polizia potrebbero ottenere un ulteriore riscontro immediato interrogando portieri, vicini di casa per capire se effettivamente il "nuovo inquilino" sia conosciuto o meno. La polizia potrà anche sentire sommariamente le ragioni del presunto occupante e, di fronte all’inconsistenza delle ragioni, potrà chiedere all’abusivo di lasciare l’appartamento. 

Se la persona sarà collaborativa e seguirà le indicazioni dei pubblici ufficiali, "la pena potrà essere ridotta dal giudice dalla metà fino a due terzi della pena. Tale riduzione premiale, unita ad un rito alternativo e la possibilità di accedere ad altri benefici, dovrà essere un ulteriore ponte d’oro a nemico che fugge". 

Un’opportunità in più a chi ha occupato abusivamente l’immobile, nella speranza che la norma possa indurre al raggiungimento dell’obiettivo più importante: liberare la casa occupata. In caso di resistenza, allora la polizia sarebbe autorizzata da entrare con la forza, in virtù dell’autorizzazione del proprietario. Secondo il leghista si creerebbe così una situazione paragonabile quando qualcuno, chiede l’intervento dei vigili del fuoco per rientrare dentro casa perché magari è rimasto chiuso fuori dopo aver lasciato dentro le chiavi. Alla fine sarà il giudice dell’udienza di convalida dell’arresto che, mentre decide la pena e la misura dell’imputato, decreta anche la restituzione dell’immobile al suo legittimo proprietario, che potrebbe dunque tornare a casa massimo nelle 48 ore successive al fatto. 

La legge Paolini difende domicilio e residenza: "Non la villa al mare"

La legge Paolini si basa sulla residenza e il domicilio di fatto, che sono immediatamente certificabili. Se posso dimostrare di risiedere in quella casa o di avere il domicilio, magari perché ho un contratto di affitto o delle bollette a mio nome, il gioco è fatto. "Se poi qualcuno vuole estenderla alle seconde e terze case, ad esempio i villini al mare, va bene, ma rischia di essere meno efficace nell’immediatezza dell’azione riparatoria". 

C’è da capire se la proposta leghista potrà trovare un appoggio all’interno della Commissione giustizia, dove c’è già una proposta di Forza Italia. "Sì, ma non è innovativa come la mia perché agisce sulla già esistente violazione di domicilio. Secondo me sarebbe meno efficace. Mi aspetto che altri partiti rispondano con altre proposte sullo stesso tema. Secondo me però la mia è una proposta di buon senso e il mio obiettivo è arrivare ad un testo base efficace. Voglio vedere chi si metterà dalla parte dei rom che occupano le case degli altri, per cui, se qualcuno ha idee migliorative, è tutto di guadagnato". 
 

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