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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Tortura, via libera della Camera alla nuova legge: ora in Italia è reato

Introduzione nel codice del nuovo delitto e pene pesanti contro chi tortura. L'aula della Camera ha approvato in via definitiva il testo sulla tortura (198 voti a favore, 35 contrari e 104 astenuti). Ecco, in sintesi, le principali novità

Introduzione nel codice del nuovo delitto e pene pesanti contro chi tortura. L'aula della Camera ha approvato in via definitiva il testo sulla tortura (198 voti a favore, 35 contrari e 104 astenuti). Ecco, in sintesi, le principali novità.

TORTURATORI IN CARCERE

Sono pesanti le pene contro chi tortura. Il nuovo reato introdotto nel codice penale punisce infatti con la reclusione da 4 a 10 anni chiunque, con violenze o minacce gravi o con crudeltà, cagiona a una persona privata della libertà o affidata alla sua custodia, potestà o assistenza sofferenze fisiche acute o un trauma psichico verificabile. Il reato richiede però una pluralità di condotte (più atti di violenza o minaccia) oppure deve comportare un trattamento inumano o degradante. Specifiche aggravanti, peraltro, scattano in caso di lesioni o morte. Non si ha invece tortura nel caso di sofferenze risultanti unicamente da legittime misure limitative di diritti.

AGGRAVANTE PER PUBBLICO UFFICIALE

Se a torturare è un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio, con abuso dei poteri o in violazione dei suoi doveri, la pena è aggravata da 5 a 12 anni.

ISTIGAZIONE ALLA TORTURA

Il pubblico ufficiale (o l'incaricato di pubblico servizio) che istiga in modo concretamente idoneo a commettere il delitto di tortura rischia il carcere fino a 3 anni se l'istigazione non è accolta o comunque non c'è stata tortura.

STOP ESPULSIONI

Nessuno può essere espulso, respinto o estradato verso paesi dove vi sia il fondato rischio, tenendo anche conto della presenza di violazioni dei diritti umani gravi e sistematiche, che sia sottoposto a tortura.

DICHIARAZIONI ESTORTE NULLE

Qualsiasi dichiarazione o informazione estorta sotto tortura non è utilizzabile in un processo. Vale però come prova contro gli imputati di tortura.

NESSUNA IMMUNITA'

I cittadini stranieri imputati o condannati per tortura in altro Stato o da un tribunale internazionale non possono godere di immunità. Se richiesto, saranno estradati.

REAZIONI DELLA POLITICA

"Dopo quasi 30 anni dalla ratifica della convenzione Onu, dopo ben tre condanne in sede di Corte europea dei diritti dell'uomo, non sono riusciti ad approvare una legge che punisca per davvero il reato di tortura - dicono i Cinque Stelle - È un giorno amaro, in cui il Pd partorisce l'ennesima normativa che troverà difficile applicazione, con paletti e scappatoie che di fatto potrebbero lasciare impuniti i colpevoli e creare caos nei tribunali". "Ben 33 anni dopo aver firmato la convenzione internazionale contro la tortura, anche l'Italia si dota di una legge in materia". È quanto dichiara in una nota la presidente della Camera, Laura Boldrini. "Il testo che è stato votato oggi a Montecitorio arriva al termine di un dibattito complesso, nel corso del quale le due Camere hanno prospettato riguardo ad alcuni aspetti soluzioni differenti. Caustica Giorgia Meloni: "Passa l'infamia del ddl tortura voluto dal Pd: una legge che non punisce la tortura ma serve solo a criminalizzare le Forze dell'Ordine. A loro va la solidarietà di Fratelli d'Italia".

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