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Venerdì, 29 Marzo 2024
Muro contro muro

Nessuna intesa sul disegno di legge Zan: il testo così com'è in aula il 13 luglio

Il centrodestra avrebbe chiesto di far slittare di altre 24 ore il voto di oggi pomeriggio in Aula, per tentare di trovare un accordo, che non è arrivato

Alla fine è andata come previsto. Il tavolo di stamattinata fra i capigruppo della maggioranza, quando si sarebbe dovuto cercare un punto di incontro tra i due fronti e con al centro Italia Viva, che si era posta come partito della mediazione, è stato un nulla di fatto. La riunione si è chiusa ed ora l'Aula del Senato voterà per calendarizzare il testo in Aula per il 13 luglio. Italia Viva si è impegnata a votare questa calendarizzazione, con Pd, M5s e Leu.

Il centrodestra avrebbe chiesto di far slittare di altre 24 ore il voto di oggi pomeriggio in Aula, per tentare di trovare un accordo. Niente da fare perché M5s, Leu e Pd hanno compattamente rifiutato l’offerta. C’è rammarico da parte di Italia Viva ma anche da Forza Italia perché, come ha spiegato  Annamaria Bernini “quando si sta insieme in maggioranza si cerca un accordo; in una mediazione nessuno esce trionfatore, ma si fa così, non si piantano le bandierine”. Insomma è un muro contro muro e da destra si parla di un atteggiamento ideologico e aprioristico.

Non la pensa così la senatrice M5S Alessandra Maiorino, una delle promotrici della legge Zan, che ha spiegato: "Se l'accordo non prevede l'identità di genere non è percorribile. Questa legge è per combattere la discriminazione e senza questo termine discrimineremmo delle persone", spiegando così il "no" di M5s, Pd e Leu alla proposta di mediazione del presidente della commissione Giustizia Andrea Ostellari.

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