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Giovedì, 25 Aprile 2024
Un mare arcobaleno

Quasi 500mila firme per la Legge Zan: "Salvini 60mila contro coprifuoco? Da noi segnale più forte"

Con il motto #temposcaduto, è arrivato a Palazzo Madama un fiume di sottoscrizioni arcobaleno. Maiorino (M5s): "Non c’era mai stato un abbraccio così trasversale e unanime verso la comunità Lgbti"

“Voterò il Ddl Zan. Chissà cosa credevo ci fosse scritto lì dentro! La comunicazione di quel Ddl è stata completamente un depistaggio messo in atto per posizionare i partiti, separando chi è di destra e chi è di sinistra”. E’ il messaggio arrivato alla senatrice Alessandra Maiorino del Movimento 5 Stelle. A scriverlo il collega Sergio Puglia, anche lui M5s, il quale, dopo aver espresso scetticismo nei confronti della proposta, l’ha studiata e ha cambiato idea. Si è convinto e voterà la legga Zan. Il caso, perché di questo si tratta, ha voluto che quel messaggio arrivasse stamattina, subito prima della consegna in Senato delle 460mila firme raccolte in tutta Italia per sostenere l’approvazione della proposta contro ogni discriminazione nei confronti di omosessuali, transessuale e disabili. Un punticino in più in favore dell’approvazione del disegno di legge, che, dopo l’ok della Camera, si appresta ad essere discusso in Senato.

Cosa prevede il Ddl Zan e perché fa così discutere

“Questa raccolta firme è un’iniziativa nata quando c’era ancora completo disinteresse da parte dei più, quando ancora mancava un testo unificato. Abbiamo deciso di colmare il vuoto, rivolgendoci non tanto al mondo Lgbt, quanto all’opinione pubblica e credo che il momento più alto sia stato questa petizione lanciata grazie varie piattaforma digitali”. A dirlo è stato Francesco Lepore, della campagna “Da’ voce al rispetto”, tra i promotori della petizione nazionale, che poi ha lanciato un guanto di sfida ai principali detrattori della legge, cioè la Lega: “Il numero di sottoscrizioni è relativo, ma se penso che Salvini si è fatto forte di 60mila firme contro il coprifuoco, il nostro è un segnale forte. Ci auguriamo che il Senato faccia in fretta e approvi la norma così come è”. Quella di Lepore è solo una delle associazioni in prima linea. Infatti al suo fianco, oggi c’erano anche Fiamma Goretti di Change.org, società for-profit che gestisce la piattaforma on-line gratuita di campagne sociali e Yuri Guaiana di All Out, organizzazione a difesa dei diritti delle comunità gay, bisessuali e transgender.

Tutti loro, intorno alle 11, si sono presentati alla sala Nassiriya di Palazzo Madama, consegnando 3 scatoloni arcobaleno pieni di sottoscrizioni ai senatori uniti nella lotta politica pro-Zan: la senatrice Alessandra Maiorino (M5S), la senatrice Michela Montevecchi (M5s), che è anche Segretario del Consiglio di presidenza del Senato e membro della Commissione straordinaria per la tutela dei diritti umani, la senatrice Anna Rossomando (Pd) e il senatore Francesco Laforgia (Leu).

Michela Montevecchi-2

Raccolte 500mila firme per sostenere la legge Zan

"In questi giorni abbiamo assistito a un fiorire su tutto il territorio italiano di eventi e iniziative a sostegno della legge contro l'omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, a dimostrazione che questa è una legge sentita e voluta dal Paese – ha detto Maiorino – Non c’era mai stato un abbraccio così trasversale e unanime verso la comunità Lgbti e, al netto di poche voci stonate, possiamo con soddisfazione registrare nel nostro Paese un’accresciuta sensibilità e maturità verso i diversi orientamenti sessuali umani".

Michela Montevecchi ha ricordato come uno dei primi disegni di legge depositati dal Movimento 5 Stelle all’interno dei palazzi, fosse proprio quello sul contrasto all'omotransfobia: “Portava la mia prima firma. Una battaglia contro i crimini d'odio, con la quale sento un legame quasi filiale. . All'epoca quella proposta di legge annegò in commissione Giustizia. Oggi, dobbiamo impegnarci tutti per un epilogo diverso, per concludere quest'ultima parte del cammino e arrivare a meta”.

Francesco Laforgia ha invitato I dubbiosi a smarcarsi dalla “cortina fumogena sollevata dalla destra, per cui un governo nato per affforntare la pandemia e l’emergenza economica non possa occuparsi di diritti civili e sociali. A parte il fatto che non ho mai visto temi su cui non ci si divida e poi questo approccio noi lo respingiamo. Non c'è emergenza che possa distogliere lo sguardo dai diritti”.

Intervista ad Alessandro Zan: "La mia legge contro ogni odio"

Alla fine la presa di posizione di Anna Rossomando, che si è detta pronta, insieme agli altri senatori, a farsi promotore con il Presidente del Senato: Per questo abbiamo chiesto con molta chiarezza e fermezza al presidente della Commissione un calendario dei lavori con tempi certi. Martedi' ci sara' la prossima seduta - ha concluso - e siamo assolutamente intenzionati a ottenere la possibilita' di poter esercitare il nostro ruolo di parlamentari".

Dopo la consegna delle firme, i senatori si sono spostati negli uffici della Presidente del Seanto Maria Elisabetta Alberti Casellati, che ha accettato di ricevere simbolicamente queste firme. Per i promotori dell’iniziativa, un segnale di attenzione e sensibilità delle Istituzioni verso questo tema.
 

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