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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Tanto rumore per nulla: solo metà delle leggi approvate sono diventate operative

Anche a distanza di molti anni mancano i decreti attuativi di molte leggi approvate dai governi Letta, Renzi e Gentiloni. Dal 2013 dei 1404 provvedimenti complessivi ne sono stati adottati solo 763. E tra chi aspetta ci sono anche le vittime delle banche in attesa del fondo ristoro

Dal 2013 ad oggi poco più della metà delle leggi approvate sono diventate operative (il 54,3%) e sono stati adottati solo 763 provvedimenti attuativi sui 1.404 previsti. È quanto emerge da uno studio sull`attività normativa dei Governi realizzato da CoMar, società di consulenza direzionale, analisi economiche e affari istituzionali, che ha preso in esame tutta la Legislatura uscente (XVII - dal 15 marzo 2013 al 22 marzo 2018 ) e la fase iniziale della nuova (XVIII), comprensiva sia degli affari correnti del Governo Gentiloni che del primo mese del Governo Conte (dal primo giugno a oggi).

Anche quando una Legge viene pubblicata in Gazzetta Ufficiale non sempre si realizza quanto previsto, perché per la sua operatività mancano i provvedimenti attuativi, anche a distanza di molti anni. Il monitoraggio di tutte le leggi approvate dall'aprile del 2013 fino al 10 luglio scorso, evidenzia, infatti, che, dei 1.404 provvedimenti complessivi richiesti, ne sono stati adottati solo 763, equivalenti al 54,3% del totale, mancandone ben 641. Per le leggi del triennio 2014-2016 (corrispondente al periodo del Governo Renzi), il livello di attuazione è ancora fermo al 70,1% (589 provvedimenti attuativi approvati su 840 previsti), mentre per le leggi approvate dall`inizio del 2017 a oggi (corrispondente al periodo dei Governi Gentiloni e Conte), l'operatività è al 30,8%, perché i provvedimenti attuativi sono stati solo 174 su 564.

Lo studio si basa su rielaborazioni di dati quantitativi, tratti da fonti ufficiali, quali Presidenza del Consiglio, Ministero Sviluppo Economico, Ministero Economia e Finanze (e Agenzie), Ministero Infrastrutture e Trasporti, Ministero Salute. La gran parte delle cifre sono aggiornate al 1 giugno 2018, giorno dell'entrata in carica dell'attuale Governo, anche per segnare l`eredità lasciata in carico all'attuale esecutivo.

Nel periodo che copre la XVII Legislatura e i primi mesi della XVIII, sino all`insediamento dell`attuale Governo, si sono tenute 278 riunioni del Consiglio dei Ministri. Ed in particolare 50 per il governo Letta (aprile 2013 - febbraio 2014; giorni 300; una riunione ogni 6 giorni); 143 per il governo Renzi (febbraio 2014 - dicembre 2016; giorni 1025; una riunione ogni 7,2 giorni); 85 per il governo Gentiloni (dal dicembre 2016 al 1° giugno 2018; giorni 537; una riunione ogni 6,3 giorni).

I provvedimenti legislativi deliberati sono stati 708 (686 pubblicati in G.U.), la gran parte dei quali rappresentati da decreti legislativi (344), seguiti da disegni di legge (263, in progressiva crescita nel corso del quinquennio) e, quindi, da decreti-legge (101, in decremento; dai 2,7 al mese nel 2013 agli 1,1 del 2017; non si considerano gli 0,6 del 2018, essendo il Governo in carica solo per il disbrigo degli affari correnti).

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I provvedimenti attuativi adottati per rendere operative le leggi sono stati 1789 (ogni legge ne prevede mediamente tra i 13,6 di Letta e gli 8,2 di Gentiloni). I provvedimenti di natura non governativa, bensì nati da iniziativa altra, principalmente parlamentare, erano stati 93 (su 708).

Considerandoli singolarmente, al momento del passaggio al Governo Conte, il livello di attuazione delle decisioni del Governo Letta era all'89,2%; quello del Governo Renzi all'82%, mentre per il Governo Gentiloni era al 30,4%.

La sola legge sulla Concorrenza (giunta con due anni di ritardo rispetto alle attese) richiedeva 28 provvedimenti attuativi e ne vedeva realizzati 5, ovvero il 17,9%. La legge di Bilancio, poi, prevedeva, da sola, 151 disposizioni (77 delle quali prevedevano termini temporali): al subentro dell'attuale Governo, se ne registravano 41, ovvero il 27%, con 110 ancora da adottare (dei quali 59 erano già scaduti).

Ci sono poi alcuni temi economici lasciati dai precedenti Governi all'attuale e, quindi, in attesa di definizione tra cui:

la riduzione delle slot e coordinamento regioni; correzione Codici Appalti; funzioni pubbliche ai professionisti; misure di protezione sociale; salute dei lavoratori; regolamento Privacy (GDPR - UE 679); fondo ristoro vittime delle banche; riduzione dei superticket

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