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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Legittima difesa o "legittimo omicidio"? I magistrati contro la riforma

L'allarme lanciato dal presidente dell'Anm in commissione Giustizia: “Alcuni aspetti della riforma rischiano di legittimare condotte illecite anche gravi”. Dura reazione di Salvini e della Bongiorno: “Timori immotivati”

Il tema della legittima difesa torna ad infiammare il dibattito politico, dopo l'allarme lanciato dal presidente dell'Anm, Francesco Minisci, che in audizione davanti alla commissione Giustizia della Camera, che sta esaminando la proposta di legge già approvata al Senato, il presidente dell'Associazione nazionale magistrati rileva che alcuni aspetti della riforma della legittima difesa presentano il rischio di “profili di illegittimità costituzionale” e “rischiano di legittimare condotte illecite gravi, fino all'omicidio”.

Parole forti, che hanno scatenato l'immediata reazione del ministro dell'Interno Salvini, che in un video su Facebook ha ribattuto alle affermazione di Minisci. Oltre al leader leghista e al ministro Giulia Bongiorno, la denuncia dell'Associazione nazionale magistrati è stata commentata anche da Graziano Stacchio, il benzinaio che nel febbraio 2015 a Ponte di Nanto (Vicenza), imbracciò il fucile e uccise un malvivente durante un tentativo di rapina: “E' facile parlare per i magistrati. Ma dove sta la magistratura in Italia? Lascino perdere la politica e si schierino con i cittadini. In Italia si dedica troppo tempo a difendere i delinquenti”.

Legittima difesa, le norme finite nel mirino dei magistrati

Ma andiamo per ordine. Quali sono i punti chiave da cui prende 'vita' la denuncia dell'Anm? Tra le norme che rischiano di legittimare l'omicidio, il presidente Minisci invoca l'introduzione della presunzione della legittima difesa “nella sua interezza nel caso in cui si agisce per prevenire l'intrusione anche a distanza e il caso avvenga nelle vicinanze dell'abitazione o del negozio”.

“Quanto all'espressione usata respingere intrusione – ha spiegato il presidente dell'Anm -significa che "si agisce prima, e anche a distanza significativa" come nel caso in cui "dal balcone si vede un soggetto che sta entrando dal cancello gli si spara e lo si uccide, c'è la presunzione di legittima difesa. Si tratta di una previsione che si presta a usi distorti”.

“Alcune norme che erano ancora più pericolose sono state eliminate ma anche questo testo presenta rischi e pericoli – ha continuato Minisci alla Commissione - Quanto ai rischi di legittimità costituzionale, ha chiamato in causa gli interventi sull'eccesso colposo "quando un soggetto agisce nella sua abitazione o nel suo negozio e si trova in una delle due condizioni: uno stato di minorata difesa o di grave turbamento”. Poi la denuncia sulla nuova formulazione dell'eccesso colposo: “Presenta profili di illegittimità costituzionale perché non si applica a tutte le scriminanti ma solo alla legittima difesa, è un problema che bisogna porsi perché "utte le cause di giustificazione di un reato hanno la stessa dignità. In ogni caso non ci possono essere automatismi" ed è sempre necessario l'accertamento da parte di un giudice "in un procedimento penale, non in un processo ma nelle indagini”.

Tra “diritto sacrosanto” e “rischio far west”: duello sulla legittima difesa

“La legittima difesa è un istituto sufficientemente regolamentato e dobbiamo stare attenti perché ogni intervento potrebbe provocare distorsioni che rischiano di fare più danni di quelli che vorrebbero evitare”.

“La tutela rafforzata nel nostro sistema c'è già con la legge del 2006 – ha concluso Minisci - Noi inseguiamo il modello francese ma in Italia c'è già una tutela maggiore, fino alla soppressione della vita umana. Quindi spazi per ulteriori interventi non ce ne sono”.

La reazione di Salvini

L'aspra critica dei magistrati ha provocato la reazione del ministro dell'Interno Matteo Salvini, che durante una diretta sul suo profilo Facebook ha ribattuto: “Sto facendo il possibile e l'impossibile per garantire sicurezza e leggi più certe, tra cui quella che garantisce il diritto alla legittima difesa, che per quello che mi riguarda è sacrosanto, anche se oggi qualcuno dell'Associazione Nazionale Magistrati dice che è pericolosa e rischia di legittimare l'omicidio”.

Bongiorno: “Allarmi che sorprendono”

Dura reazione anche da parte del ministro per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno: '”Sorprendono gli allarmi lanciati oggi dal presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Francesco Minisci, perché del tutto ingiustificati e completamente disarticolati dalla realtà. Il testo della norma, equilibrato e rispettoso della Costituzione, valorizza lo stato d'animo di chi viene aggredito ed è costretto a difendersi in una situazione di turbamento psicologico. Nulla a che vedere con una licenza a uccidere. Mi conforta sapere, invece, che numerosi magistrati apprezzano il testo del provvedimento che, indicando in modo nitido la disciplina da seguire, eviterà decisioni ingiuste ed eterogenee”.

“I magistrati si schierino con i cittadini”

Sulle frasi dell'Anm si è espresso anche Graziano Stacchio, il benzinaio che nel febbraio 2015 a Ponte di Nanto (Vicenza), imbracciò il fucile e uccise un malvivente durante un tentativo di rapina: “E' facile parlare per i magistrati. Ma dove sta la magistratura in Italia? Lascino perdere la politica e si schierino con i cittadini. In Italia si dedica troppo tempo a difendere i delinquenti”

. “Tutti abbiamo diritto a difenderci – ha tuonato Stacchio - L'autodifesa è un diritto che nemmeno la legge può togliere e invece così com'è la norma tutela i delinquenti. Riprendere il fucile? Lo rifarei due volte, perché vedo che ancora oggi si difendono i delinquenti”.

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