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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Legittima difesa, il relatore Ermini: "Togliamo la parola 'notte'"

"La percezione dei cittadini deve essere di completa sicurezza e quindi dobbiamo essere disponibili a correggere il testo", ha detto l'esponente del Pd

“Non servirebbe togliere la parola notte, ma se è l’elemento per cui si deve fare una campagna elettorale contro, allora la togliamo. Se il problema è la notte, noi la togliamo: vuol dire che non è stato percepito quello che c’è realmente nel testo”. A dirlo è David Ermini (Pd), relatore della legge sulla legittima difesa approvata ieri alla Camera e fortemente criticata dal segretario dem Matteo Renzi che ha chiesto di modificarla nel passaggio al Senato.

“Ieri – ha raccontato Ermini, intervistato da Omnibus di La7 – Renzi mi ha chiamato verso l’ora di cena. Che la cosa si era messa male dal punto di vista della comunicazione e della percezione me ne sono accorto ieri mattina ascoltando il TgLa7, Renzi è arrivato dopo ma lui è molto più bravo di me e di noi e ha capito che quello che era uscito non era il testo di legge ma era una locuzione che, sì, poteva dare luogo a battute e a scherzi ma veniva percepita come se la legittima difesa fosse possibile solo di notte”.

“Dopo aver parlato con Matteo – ha raccontato ancora Ermini – mi sono reso conto che aveva ragione: ho aperto twitter e anche Vittorio Zucconi diceva che questa roba di sparare solo di notte è una roba da ubriachi. La percezione era completamente stravolta, tutti, anche i grandi giornalisti, avevano capito una cosa che non è nel testo. Renzi mi chiama e mi dice: se la percezione che esce è questa qui, dobbiamo fare in modo che la percezione sia di completa sicurezza. Quindi siamo disponibili a correggere, a togliere, a modificare questa locuzione per dare una legge equilibrata che specifica e non stravolge”.

Ermini ha anche spiegato la genesi del testo approvato ieri alla Camera:

“La notte è una tipica locuzione che si usa nei testi legislativi per rappresentare una situazione di minorata difesa, poi c’è un ovvero che spiega che include anche altre circostanze che fanno riferimento a tutta l’intera giornata. Le ore notturne erano presenti anche nel testo di Fdi, nell’emendamento Lupi-Marotta che è stato votato da Forza Italia. Inoltre l’emendamento aggiuntivo con cui abbiamo rotto con il centrodestra unito nel comitato dei nove, l’emendamento Molteni, non prevedeva la soppressione della locuzione notte ma chiedeva una presunzione di rapporto di proporzionalità e attualità. Quindi era noto a tutto il Parlamento come era scritto il testo”

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