rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Legittima difesa, voto finale in aula: cosa prevede la nuova legge

Le modifiche al testo saranno votate alla Camera e poi il ddl passerà al Senato. Il centrodestra si sfila dall'accordo raggiunto in precedenza con la maggioranza

Dopo due anni di discussione, oggi arriverà il voto finale per il provvedimento sulla legittima difesa. Raggiunto un accordo di maggioranza nella serata di martedì, oggi le modifiche saranno votate alla Camera, con il favore della maggioranza e la contrarietà del centrodestra, nonostante il sì espresso inizialmente da Forza Italia ad alcuni emendamenti ritenuti migliorativi. Per Berlusconi, il ddl è “non adeguato al bisogno di sicurezza degli italiani e a ciò che tutti gli italiani si attendono: una legge in grado di tutelare le persone per bene, quando sono aggredite". La Lega avrebbe voluto pene più severe e assicurare in ogni caso la non punibilità per chi, rapinato in casa propria o vittima di un crimine violento, reagisce nei confronti del criminale causandone la morte.

Il testo, che modifica il codice penale, si ispira all'ordinamento penale francese e prevede che possa considerarsi legittima difesa anche la reazione ad un'aggressione notturna o la reazione a "l'introduzione nei luoghi con violenza alle persone o alle cose ovvero con minaccia o con inganno". Un allargamento del concetto di legittima difesa a cui si è arrivati con una lunga mediazione, recependo istanze da parte di Ap e Forza Italia.

Resta comunque ferma la necessità che vi sia proporzione tra difesa e offesa e l'attualità del pericolo. Già oggi si presume che vi sia proporzione se la difesa anche con armi riguarda un'aggressione domiciliare che mette in pericolo la propria o l'altrui incolumità oppure, ma in questo caso solo quando non vi è desistenza e vi è pericolo di aggressione, se si difende il proprio patrimonio, come spiega l'AdnKronos.

Nella legittima difesa domiciliare è sempre esclusa la colpa di chi spara se l'errore, in situazioni di pericolo per la vita e la libertà personale o sessuale, è conseguenza di un grave turbamento psichico causato dall'aggressore.
Nel caso in cui sia dichiarata la non punibilità per legittima difesa, tutte le spese processuali e i compensi degli avvocati saranno a carico dello Stato. Un onere per l'erario stimato in 295.200 euro a decorrere dal 2017. 
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Legittima difesa, voto finale in aula: cosa prevede la nuova legge

Today è in caricamento