rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Letta e Berlusconi litigano sull'Europa

Dal Cavaliere duro attacco alla Ue e "messaggino" all'esecutivo: "Bisogna avere l'autorità di andare a Bruxelles e dire a quei signori che noi ce ne freghiamo di fiscal compact e patti". Il premier lo gela: "Mantengo gli impegni"

LOUGH ERNE (IRLANDA DEL NORD) - Il Cavaliere vuole una linea dura del governo nei confronti dell'Unione Europea, ed è scontro con il premier. Impegnato al G8 nel vertice irlandese di Lough Erne, con un'agenda fitta di bilaterali tra Barack Obama, David Cameron, Shinzo Abe e Stephen Harper solo nella prima giornata, Enrico Letta si trova a dover affrontare anche le ultime dichiarazioni di Silvio Berlusconi.

La prima risposta nel pomeriggio era stata soft, si limitava a ribadire la posizione italiana sul rispetto degli impegni europei in materia di conti pubblici. In serata, arriva la seconda risposta, ed è una bordata: "Al G8 nessuno dei leader ha parlato delle affermazioni di Berlusconi, forse non ne sono stati proprio informati...". Parole pesanti, quelle del secondo maggiore "azionista" della maggioranza di governo: "Bisogna che qualcuno nel governo abbia il coraggio e l'autorevolezza di andare a Bruxelles - ha detto Berlusconi da Pontida - e di dire a quei signori: 'Noi siamo in questa condizione perché ci avete cacciato voi con la vostra dannata politica di austerità. Dobbiamo rimettere a posto le cose, da qui in avanti il limite del 3 per cento all'anno e il fiscal compact ve lo potete dimenticare". Senza curarsi delle eventuali ritorsioni: "Ci volete mandare fuori dalla moneta unica? Fatelo. Ci volete mandare fuori dall'Unione europea? Ma no...".

"A G8 nessuno mi ha chiesto del Cav" - Ma se le parole del leader del Pdl hanno generato una sequela di dichiarazioni e controdichiarazioni in Italia, il messaggio che Letta vuol far passare è che nel più importante consesso internazionale sono state letteralmente ignorate: nella sala del resort di Lough Erne "non c'è stata alcuna eco, alcun riferimento, non ne ha parlato nessuno. Evidentemente non ne sono proprio stati informati", racconta il premier ai suoi collaboratori. Anche perché, di seguire i 'consigli' di Berlusconi, Letta non ne ha alcuna intenzione, e lo ha chiaramente assicurato ai suoi interlocutori: "Ho ribadito la volontà di mantenere gli impegni presi con la Ue, e in particolare la regola del 3%" nel rapporto deficit/pil, riferisce ai suoi collaboratori dopo la sessione del G8 di Lough Erne dedicata ai temi economici.

Impegnato nella difficile trattativa europea, confortato dalla sponda di Barack Obama sui temi della crescita e della disoccupazione giovanile, Letta sa bene - spiegano i suoi collaboratori - che non è certo questo il momento di inviare segnali equivoci sulla "tenuta" dell'Italia. E allora si sforza di ribadire che "la nostra posizione è nota e non cambia: rispettiamo gli impegni - ribadiscono dallo staff di Letta, impegnato al G8 in Irlanda del Nord - come abbiamo detto più di una volta e senza alcun margine di incertezza". E come detto anche a Barroso sabato scorso.

Parole che fanno dire al commissario europeo agli Affari economici Olli Rehn che "per noi contano gli impegni del governo". Ma da Bruxelles arrivano anche segnali negativi, su un tema centrale nelle linee di politica economica impostata da Letta. Perchè la trattativa per inserire i cofinanziamenti dei singoli Stati ai fondi europei tra le spese scomputate dal deficit sembra registrare una battuta d'arresto. Delle resistenze tedesche, soprattutto in periodo pre-elettorale, a palazzo Chigi erano consci, ma le indicazioni della Commissione Europea sul tema tardano ad arrivare, e non è detto siano pronte prima del Consiglio Ue di fine giugno. Ma oggi appare un po' più difficile che arrivi in tempi brevi il via libera alla "Golden rule", che sbloccherebbe parecchie risorse a favore degli obiettivi del governo Letta, già alle prese con la carenza di risorse per il rinvio dell'aumento Iva che scatterà tra due settimane.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Letta e Berlusconi litigano sull'Europa

Today è in caricamento