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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

"Il problema della casa è drammatico"

Il premier Letta affronta in tv le questioni più calde e torna sulla manifestazione di sabato a Roma: "Dal governo fondi per le giovani coppie". E sullo sciopero dei sindacati: "Protesta precipitosa"

ROMA - Il dramma del lavoro e della casa, la legge di stabilità e lo sciopero (mini) proclamato dai sindacati a novembre. Enrico Letta, ospite ieri sera di Lilli Gruber a Otto e Mezzo su La7, ha affrontato le questioni più calde sul tavolo del governo.

Il premier è tornato a parlare del corteo contro la precarietà e l'austerity di sabato scorso a Roma: "C'è stata una manifestazione sabato: il problema casa è drammatico per chi non ha reddito sufficiente". E poi ha aggiunto:  "Noi abbiamo messo risorse per consentire a chi ha perso il lavoro di continuare a pagare il mutuo, abbiamo messo soldi per le giovani coppie".

Il premier ha difeso la Legge di stabilità varata pochi giorni fa e ora all'esame del Parlamento, nonostante le critiche arrivate da più fronti. Ecco il suo punto di vista: "Nelle ultime due manovre c'erano più tasse, questa è neutra, dal punto di vista fiscale aumenta la pressione su attività finanziarie e banche mentre aiuta chi vuole creare lavoro. Ma si può migliorare e ne discuteremo con sindacati e Parlamento, ma è una manovra che dà stabilità. Questa legge di stabilità dopo 5 anni fa calare il debito generale e fa scendere il deficit annuale, fa scendere la spesa pubblica primaria, fa scendere tasse su famiglie e imprese e nelle nostre previsioni farà l'1% di crescita nell'anno prossimo. Queste cose non sono la rivoluzione, sono piccole cose. Mi dicono di essere stato prudente, sì lo sono perché dalla crisi si esce passo dopo passo", ha ricordato Letta a Otto e mezzo, rivendicando il "timone fermo sapendo ciò che si può permettere e ciò che non si può".

"Governo di larghe intese fino al 2015"

Letta ha parlato poi dei 14 euro in più in busta paga, ovvero la cifra che il governo avrebbe aggiunto ai salari degli italiani con la manovra finanziaria. "Non è così. E' un'operazione mediatica, una cifra fasulla inventata per farci del male. Abbiamo messo cinque miliardi di tasse in meno e abbiamo detto a Parlamento e parti sociali di concentrarli su chi ha più bisogno. Sta a loro discuterne. Ma la cosa dei 14 euro se l'è inventata qualcuno per farci del male. In Italia se qualcuno fa qualcosa, parte un grandissimo sforzo per denigrarlo".

E se i sindacati hanno deciso di scioperare contro la Finanziaria, "non mi scandalizzo di questa scelta, ma è una risposta precipitosa". Una battuta, infine, su Maradona per il suo gesto dell’ombrello contro Equitalia: "Non mi è piaciuto per niente, chi paga le tasse va rispettato e sono gli italiani onesti mentre in molti, come Maradona, fanno il gesto dell'ombrello".

Legge di stabilità: sciopero dei sindacati

BONANNI RISPONDE A LETTA - I sindacati non sono stati precipitosi nel decidere di fare quattro ore di sciopero contro la legge di stabilità. Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, ha risposto così al premier Enrico Letta che ieri ha criticato la decisione di Cgil, Cisl e Uil definendola precipitosa. "Non siamo stati precipitosi. Era nella coscienza di tutti che bisognava fare qualcosa in più nella legge di stabilità", ha detto Bonanni, intervenuto ad Agorà su Rai3. "Finché saremo così non andremo avanti. Avevamo chiesto a Letta di fare un vero e proprio accordo, un vero e proprio patto con il governo, perchè ci vuole trasparenza rispetto alle spese, e il governo deve pendere impegni. Era importante arrivare ad un accordo con le parti sociali e gli enti locali, si è discusso invece alla spicciolata e non si è arrivato a nulla. E' bastata la pressione del partito della spesa ed è saltato tutto", ha sottolineato Bonanni.

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