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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

"A Liliana Segre il Nobel per la Pace 2020": la proposta che piace

Idea lanciata dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci: "Liliana è diventata un simbolo, una rappresentazione autorevole della Repubblica e della Costituzione"

Piace nel mondo dem la proposta lanciata dal sindaco di Pesaro, Matteo Ricci (Pd), di candidare la senatrice Liliana Segre al Premio Nobel per la pace 2020. "Il Parlamento italiano candidi Liliana Segre al premio Nobel per la Pace per il 2020". È la proposta di Matteo Ricci, sindaco dem di Pesaro, tra i promotori dell’iniziativa dei 600 sindaci a Milano con la Segre.

Una proposta che però Liliana Segre ha rispedito al mittente. "Bisogna dare i Nobel a chi li merita veramente, non a una cittadina molto più semplice come sono io. Lasciamo i Nobel ai Nobel", ha affermato la senatrice a vita giunta sabato ad Alba (Cuneo) per ricevere un riconoscimento.

"Liliana Segre premio Nobel per la pace 2020"

"È ancora forte l’emozione - dice Ricci al Corriere della Sera - l’Italia attraverso i sindaci si è ritrovata unita attorno a Liliana Segre e alla sua battaglia culturale e di futuro. Liliana è diventata un simbolo, una rappresentazione autorevole della Repubblica e della Costituzione. La piazza è andata al di là delle aspettative sia per le presenze, che per il senso di comunità che ha trasmesso”.

"Adesso - esorta - tocca al Parlamento fare la sua parte. Invierò una lettera, come sindaco di Pesaro e come uno dei promotori di quella piazza, ai presidenti di Camera e Senato e a tutti i gruppi parlamentari, per chiedere che il Parlamento candidi Liliana Segre per il premio Nobel per la pace 2020". Il sindaco di Pesaro osserva ancora: “Le persone hanno bisogno di simboli ed esempi positivi e il discorso sull’amore di Liliana è davvero un trattato universale. Del resto la sua battaglia contro l’odio e l’intolleranza, contro il razzismo e l’antisemitismo serve non solo all’Italia, ma al mondo. Ovunque i germi dell’intolleranza razziale o religiosa riemergono e i social sono diventati amplificatori degli odiatori seriali e strumento di propaganda delle forze neofasciste e neonaziste”.

Mancini (Pd): "Parlamentari aderiscano senza alcuna distinzione di colore politico"

Claudio Mancini, deputato del Partito Democratico, commenta favorevolmente: "La senatrice Segre ha provato sulla propria pelle la barbarie nazista e, oggi, più che mai la sua testimonianza rappresenta un messaggio forte e autorevole contro quel sentimento di odio che negli ultimi tempi si è riaffacciato nel nostro Paese. E la scorta assegnata alla Senatrice Segre dimostra che c’è un clima diffuso di intolleranza e di odio che non deve essere sottovalutato. Per questo propongo di avviare, fin da subito, una raccolta firme tra tutte le forze politiche che sono in Parlamento per avanzare e sostenere la candidatura della senatrice Segre al Premio Nobel 2020 per la pace. L’auspicio - conclude Mancini - è che tutti i Parlamentari aderiscano a questa iniziativa senza alcuna distinzione di colore politico".

Tre giorni fa il premier etiope, Abiy Ahmed, ha ritirato il Premio Nobel per la Pace a Oslo, anche "a nome dei fratelli eritrei". "Accetto questo Premio a nome degli etiopi e degli eritrei, in particolare di quelli che hanno compiuto il sacrificio ultimo per la causa della pace", ha affermato Abiy. "Accetto questo premio - ha aggiunto - a nome del mio collega e compagno di pace, il presidente (eritreo) Issaias Afeworki, la cui buona volontà, fiducia e impegno sono stati fondamentali per porre fine a due decenni di stallo tra i nostri Paesi". Il 9 luglio 2018, dopo uno storico incontro ad Asmara, la capitale dell'Eritrea, Abiy, da tre mesi premier, con Issaias Afeworki mise fine a 20 anni di stato di guerra.

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