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Martedì, 23 Aprile 2024
VERSO LE ELEZIONI

Da Epifani a Mineo, il Pd approva le liste dei candidati

Quindici donne tra i 38 capilista, a Renzi una cinquantina di candidati (ma resta fuori il suo braccio destro Reggi). Soddisfatto il segretario Bersani. "Siamo noi la lepre da inseguire"

ROMA - Il comitato elettorale del Pd e la direzione nazionale hanno approvato all'unanimità le liste dei candidati per le prossime elezioni politiche. Da un primo esame, emerge che su 38 capilista ci sono 15 donne; a Matteo Renzi, invece, vanno una cinquantina di parlamentari (ma il suo braccio destro Roberto Reggi, ex sindaco di Piacenza, rimane fuori).

BERSANI FESTEGGIA, MA CI SONO MALUMORI - La "partita" finisce con qualche polemica, qualcuno che protesta per l'esclusione, altri che brindano per il posto in pole position conquistato, ma di sicuro uno è contento: Pierluigi Bersani chiude la questione delle liste rivendicando una "rivoluzione" di giovani e donne, e non c'è dubbio che il ricambio in parte ci sia. Un turn-over che, secondo molti "maggiorenti" del partito, premia proprio il segretario e penalizza quasi tutte le "correnti", anche se i franceschiniani e i lettiani non possono lamentarsi.

Tanti i nomi della "società civile", da Pietro Grasso all'ex dg di Confindustria Giampaolo Galli, passando per l'ex segretario Cgil Guglielmo Epifani. Recuperata in extremis Paola Concia, paladina dei diritti per le coppie gay e delle battaglie contro l'omofobia. Restano invece fuori Stefano Ceccanti, Roberto Della Seta, Francesco Ferrante. Tra i renziani, fuori Roberto Reggi e praticamente out anche Giorgio Gori, in lista in Lombardia al Senato, ma fuori dalla fascia degli 'eleggibili'. "La lepre da inseguire siamo noi e tutti faranno la gara dietro di noi. Noi siamo pronti alla guida del paese", ha detto Bersani parlando alla direzione.

I NOMI - Bersani guiderà le liste in tre regioni "chiave": Lazio, Lombardia e Sicilia. Il suo vice Enrico Letta sarà invece capolista in Campania e nelle Marche. I capigruppo di Camera e Senato, Dario Franceschini e Anna Finocchiaro, saranno rispettivamente capolista in Emilia Romagna alla Camera (accanto a Josefa Idem per il Senato) e in Puglia per Palazzo Madama. Tra i nomi "big" ci sono anche l'ex procuratore Antimafia Piero Grasso che guiderà le liste in Senato in Lazio e quello della giornalista anti-camorra, Rosaria Capacchione capolista in Campania per il Senato.  In corsa con il Pd ci saranno l'ex dg di Confindustria Giampaolo Galli (in Lombardia) ma anche l'ex segretario della Cgil Guglielmo Epifani (capolista in Campania 1 alla Camera). Sempre dal mondo dei sindacati arriva Giorgio Santini, numero due della Cisl.

Diversi i nomi degli "esterni" di area cattolica. Ci saranno, tra gli altri, Edoardo Patriarca, presidente del Centro Nazionale per il Volontariato ed Ernesto Preziosi, ex presidente dell'Azione Cattolica, la storica Emma Fattorini e Flavia Nardelli, candidata in quota renziana e figlia del segretario Dc Flaminio Piccoli. Dalla società civile arrivano anche Valeria Fedeli, tra le fondatrici del movimento "Se non ora quando?" (capolista in Toscana per il Senato) e lo storico Miguel Gotor. Dal mondo della stampa ci sono il giornalista del Corsera Massimo Mucchetti (in Lombardia per il Senato) e il direttore di Rainews24, Corradino Mineo (capolista in Senato in Sicilia). Renzi porta in Parlamento i suoi fedelissimi: tra gli altri, Lino Paganelli, Simona Bonafè e Luca Lotti oltre che gli ex parlamentari Paolo Gentiloni ed Ermete Realacci.

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