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Sabato, 20 Aprile 2024
Le dichiarazioni

Lollobrigida ai percettori del reddito: "Prima di rubare c'è lavoro"

Le parole del ministro e uomo vicinissimo a Giorgia Meloni arrivano dal Vinitaly

In Italia il lavoro c’è per cui non c’è bisogno né del Reddito di cittadinanza né di inventarsi nient’altro. Questa è la convinzione del Governo Meloni, espressa con le parole del ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, che ha invitato i futuri ex percettori del Reddito a non andare a rubare. "Abbiamo visto tante persone in televisione dire: in Italia non c'é lavoro e quindi se ci tolgono il Reddito di cittadinanza noi siamo costretti ad andare a rubare. Prima di andare a rubare io volevo segnalare anche a loro che esistono migliaia di posti di lavoro che sono occupati da persone che lo fanno con dignità e anche ben pagati".

In agricoltura mancano 100mila lavoratori, Lollobrigida: "I giovani vadano nei campi"

Le parole del ministro e uomo vicinissimo a Giorgia Meloni arrivano dal Vinitaly. Non un caso perchè la massima sicurezza che in Italia il lavoro ci sia, arriva proprio dal comparto dell’agricoltura, dove c’è posto per almeno 100mila giovani. Non ha dubbi Coldiretti, che ha portato i numeri alla 55° edizione del Vinitaly e in dote al ministro Lollobrigida, che cerca così di togliere ogni scusa a chi percepisce il reddito di cittadinanza.

Per la sinistra è "come se dovessimo importare schiavi"

Nel mirino del governo ci sono quelli che possono lavorare, i così detti occupabili, perché "chi non ha la possibilità va sostenuto, va aiutato, anche in maniera maggiore” ha continuato il ministro, che ha poi spiegato di guardare con ipocrisia a chi da una parte vuole il Reddito di cittadinanza e dall’altra è per l’accoglienza dei migranti senza filtri. "Penso che ci sia un atteggiamento un po' strano in cui si pensa che chi viene da fuori, - continua Lollobrigida - quelli che accedono in Italia come decreto flussi, siano persone di serie B, evidentemente perché, se i lavori che vengono a fare non sono degni per chi prende il Reddito di cittadinanza, è come se dovessimo importare schiavi. Io rifiuto un concetto così incivile".

Riguardo al decreto flussi "non c'è un numero standard da aumentare o diminuire, quello che serve uno lo richiede e cerca di portarlo - ha proseguito Lollobrigida -. Uno porta le forze lavoro in Italia. Le persone che può integrare, il numero che serve e che corrisponde a quelli che tu utilizzi e a cui dai lavoro, lavoro ben pagato, come da contratti e che possono essere integrati. Quindi non c'è un numero standard da aumentare o diminuire. Quello che serve uno lo richiede e cerca di portarlo”. Quello che "non serve, ovviamente - ha aggiunto Lollobrigida - va aiutato in termini economici, io credo, con un grande piano di sviluppo nei Paesi più deboli, ma non puoi caricartelo in termini di immigrazione illegale". Il "primo nemico dell'immigrazione legale, lo devono capire bene tutti - ha ribadito Lollobrigida - è l'immigrazione illegale, non regolare".

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