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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il ritratto

Putiniano, anti abortista e ultra cattolico: Fontana "osservatore" del referendum per l'annessione della Crimea

Lorenzo Fontana è stato eletto presidente della Camera: un nome molto discusso a Montecitorio. Ex europarlamentare e ex ministro della famiglia ha fatto parlare di sé per le sue posizioni decisamente politiche

Ultraconservatore e tradizionalista, il deputato della Lega Nord Lorenzo Fontana è stato eletto presidente della Camera dei Deputati per la 19esima legislatura. Si tratta del secondo Presidente della Camera più giovane della storia repubblicana dopo Irene Pivetti, eletta nel 1994 pochi giorni prima di compiere 31 anni. Leghista come Fontana. Fontana ha raccolto 222 voti, 15 in meno di quanti erano nel pallottoliere del centrodestra ma abbastanza per raggiungere la maggioranza assoluta dei voti. 

Quello di Fontana è un nome che ha fatto discutere già da ieri giovedì 13 ottobre quando il segretario della Lega Matteo Salvini aveva fatto il suo nome al posto di Molinari. Oggi, ancor prima dell'inizio della votazione, dai banchi del Partito Democratico è apparso uno striscione che prende di mira Fontana. 

Alla Camera lo striscione anti Fontana: la diretta

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Ma chi è davvero Lorenzo Fontana? Laureato in Scienze Politiche, Filosofia e Storia, già segretario della Liga veneta, è considerato l'esponente di punta dell'ala dura del partito. Prima consigliere comunale a Verona, sua città natale, poi europarlamentare (con 52mila preferenze) Lorenzo Fontana è vicesegretario responsabile esteri della Lega dal 2016, entra in Parlamento nel 2018 quando viene eletto deputato e diventa -oltre che vicepresidente della Camera- ministro per la famiglia e le disabilità con il Governo gialloverde di Conte durante il quale poi passa agli Affari Europei.  

Da sempre ha messo in primo piano nella sua attività politica la sua fede cattolica, in prima fila contro l'aborto, le unioni civili, la cosiddetta teoria gender, il matrimonio tra omosessuali e a difesa delle radici cristiane dell'Europa.

In un convegno dell'associazione Pro Vita Onlus disse che i matrimoni gay e la teoria del gender, da un lato, e l'immigrazione di massa dall'altro, "mirano a cancellare la nostra comunità e le nostre tradizioni" paventando il rischio di "cancellazione del nostro popolo".  Sul suo account Twitter ogni giorno twitta il santo del giorno allegando foto e nota esplicativa. Pochi giorni fa, il 7 ottobre, ha celebrato l'anniversario della battaglia di Lepanto. Quel giorno, sono le parole di Fontana, la Lega Santa riportava la vittoria "contro l'avanzata ottomana. L'Europa cristiana - aggiunge - fiera della sua identità, otteneva una straordinaria vittoria".

La vita privata di Lorenzo Fontana: dalla famiglia di origine alle nozze con Emilia Caputo

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Fontana ha posizioni nette anche in politica estera. Nel 2014 andò in Ucraina come osservatore del referendum con cui la Russia si annettè la Crimea. A Bruxelles sedeva a fianco di Salvini entrambi con la t-shirt che chiedeva di revocare le sanzioni contro la Russia. Come parlamentare europeo è stato tra i promotori del progetto salviniano volto alla creazione di un maxi-gruppo di centrodestra in Europa. Fontana è infatti tra gli ideatori della Lega delle Leghe, denominazione che viene utilizzata per indicare la confederazione di movimenti identitari e populisti europei che vede come alleati in Francia  il Rassemblement National di Marine Le Pen e in Germania Alternative for Deutschland . Nel 2018 in una intervista paragonò il premier ungherese Viktor Orban al "cavallo di Troia" per entrare o comunque influenzare il partito popolare europeo per le sue posizioni dure contro l’immigrazione.  

Da ministro nel luglio 2018 ha chiesto l'abolizione della legge Mancino - che sanziona gesti, azioni e slogan legati all'ideologia nazifascista - sostenendo che essa si fosse nel tempo "trasformata in una sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano". Nello stesso anno ha inviato il suo saluto al congresso degli "amici" del partito neonazista greco Alba Dorata.

Negazionista sui diritti civili e ancor più sul gender, quando in Germania la corte costituzionale chiese di riconoscere per legge il terzo sesso in alternativa a "maschio e femmina" fu protagonista di una accorata arringa a Bruxelles. Da sindaco di Verona nel 2016 ha organizzato il festival integralista ProVita nella città scaligera. 

"La mamma si chiama mamma (e non genitore 1)" e "il papà si chiama papà (e non genitore 2)" si legge ad esempio in una lettera inviata nel 2018 al quotidiano "Il Tempo" nella quale si batte contro "la furia dell'ideologia relativistica". Le famiglie arcobaleno? "Perché esistono le famiglie Arcobaleno?" rispose Fontana al "Corriere della Sera" dopo la sua nomina a ministro per la famiglia.Nella stessa intervista il neo ministro sottolineò la necessità di "potenziare i consultori per cercare di dissuadere le donne ad abortire" e incentivare la natalità. Da ministro vietò la maternità surrogata: "basta al riconoscimento dei figli per le coppie gay". 

Questo l'identikit della terza carica dello stato che - se Giorgia Meloni diventerà premier - potrebbe costituire una spina nel fianco della prossima legislatura a dispetto delle collocazione filo atlantista che la premier in pectore ha cercato di assumere dopo il risultato elettorale.

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