Lusi: "I vertici della Margherita sapevano tutto"

"I vertici della Margherita sapevano". Continua la guerra di Luigi Lusi ai vertici dell'ex partito di Francesco Rutelli. Stavolta, però, non si tratta di un attacco mediatico ma delle risposte fornite dall'avvocato agli inquirenti della procura di Roma nel corso dell'interrogatorio fiume di ieri. L'ex tesoriere del partito è indagato per appropriazione indebita di una cifra tra i 18 e i 20 milioni di euro dalle casse della Margherita.

La reazione della Margherita - Non appena saputo delle parole dell'avvocato, il difensore della Margherita, Titta Madia, ha immediatamente definito "del tutto illogico che i leader sapessero ed approvassero le ruberie ai loro danni. Se Lusi ha fatto queste dichiarazioni segue una linea difensiva del tutto irragionevole".

Lusi: "Ho parlato solo di conti" - Circondato dai cronisti, all'uscita dal tribunale di Roma Luigi Lusi ha precisato che "si è parlato di conti, solo di conti. Ho risposto a tutte le domande dei pm" mentre il suo difensione, l'avvocato Luca Petrucci, ha detto che nel corso dell'interrogatorio "è stato definito tutto il quadro" e che Lusi "è sollevato e sereno".

L'inchiesta - I contenuti complessivi dell'atto istruttorio sono stati secretati. Agli atti dell'inchiesta c'è la deposizione che lo stesso Lusi rese nei mesi scorsi, e nella quale ammise tutto, cercando la strada per un patteggiamento stante una restituzione del dovuto. Il 5 aprile davanti al tribunale del riesame si discuterà del ricorso presentato dal senatore contro il sequestro di sei immobili, cinque a Capistrello nell'aquilano, uno ad Ariccia, alle porte di Roma, e di due milioni di euro. Ma è possibile anche che i difensori decidano di ritirare l'istanza.