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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Che cosa significa per il M5s (e per il governo) il ritorno sulla scena di Alessandro Di Battista

Secondo indiscrezioni ci sarebbe addirittura un patto tra Di Maio e Di Battista "per riportare a destra il M5s". Nonostante in questa legislatura non sia parlamentare, "Dibba" torna ad avere un ruolo cruciale: ecco perché. Berlusconi: "Il governo cade a breve"

E' tornato a essere influente all'interno del Movimento 5 stelle, anche se non più in prima linea e nonostante in questa legislatura non sia parlamentare. Ed è tornato a rilasciare interviste che indirizzano il dibattito politico, quantomeno quello interno al M5s. "Io penso che il Movimento debba alzare il tiro su determinati temi, come la giustizia, il Mes e le fondazioni dei partiti. Luigi Di Maio lo sta facendo e io sono dalla sua parte, lo sostengo in questa linea". Così Alessandro Di Battista parla delle tensioni tra i 5 Stelle e all'interno della maggioranza in una intervista al Fatto quotidiano. "Voglio che il Movimento porti avanti le sue battaglie, come la revoca delle concessioni ai Benetton. Su questo noi 5Stelle ci giochiamo il futuro", aggiunge Di Battista.

Sul tema del tanto discusso Mes sottolinea: "Rispetto il presidente Conte, ma su questioni dirimenti" come il fondo salva Stati "deve essere sovrano il Parlamento. Se io fossi un eletto, voterei contro il Mes: questo accordo così com'è rischia di spalancare le porte alla troika. L'Italia deve alzare la voce", conclude l'ex parlamentare del M5s.

Di Maio e Di Battista, la missione è "spostare a destra" il Movimento 5 stelle

Solo consigli generici di uno storico esponente pentastellato o c'è un filo diretto tra Di Maio e Di Battista che può indirizzare la linea politica del Movimento 5 stelle? Secondo la Repubblica ci sarebbe addirittura un patto tra Di Maio e Di Battista "per riportare a destra il M5S". La strategia dei due leader sarebbe quella di non lasciare il campo del sovranismo alla Lega. "Ogni mossa è concordata. Ogni battaglia, studiata insieme nei minimi dettagli - si legge sul quotidiano - Il capo politico e l'ex deputato si sentono spesso e si sono ritrovati d'accordo anche sulla lotta al fondo salva-Stati contrattato da Giuseppe Conte in Europa" scrive il quotidiano.

Le indiscrezioni, alcune clamorose, non mancano davvero in queste ore. Sempre secondo Repubblica, l'incontro tra Di Maio e Milena Gabanelli non si è tenuto "per parlare di Rai, ma per chiederle di candidarsi alla guida dell'Emilia Romagna per i 5 stelle. La giornalista ha declinato, ma il punto è: altro che «campagna soft», come aveva detto Di Maio nei giorni scorsi per rassicurare l'ala più governista del suo partito. Se ha fatto una mossa del genere, è perché il tentativo alle regionali sarà quello di fare male al Pd". "Con la spiegazione di voler ricompattare il Movimento su temi forti e identitari, gli unici in grado secondo Di Maio di non farlo sprofondare ancora, il ministro degli Esteri lo riporta sull'asse sovranista. Di certo, lontano dal Pd e dal premier Conte".

Luigi Di Maio, ultime notizie

La calata a Roma di Beppe Grillo durante lo scorso fine settimana ha avuto l'obiettivo di rinsaldare la guida politica di Luigi Di Maio. Ma non solo. Secondo Jacopo Iacoboni, giornalista de la Stampa e attento osservatore delle dinamiche interne al M5s, Grillo ha anche "riconfermato la totale linea: autonomia dal Pd". Le fibrillazioni all'interno della maggioranza degli ultimi tempi potrebbero essere state solo un assaggio di quanto accadrà a breve.

In effetti le posizioni espresse dal M5s nelle ultime ore sul Mes, sulla Calabria (nessuna alleanza col Pd) e sulle nomine Rai (saltate) delineano un percorso a ostacoli per la compagine governativa.

Berlusconi: "Il governo cade a breve"

Il governo "a breve entrerà in crisi, per ragioni politiche e per l'assoluta incapacità di gestire i problemi del Paese. Il fatto è che nel 21esimo secolo pensare di guidare l'Italia con le vecchie ricette della sinistra novecentesca, con le nazionalizzazioni, le tasse, la spesa assistenziale, il deficit, significa condannarci al disastro".

Silvio Berlusconi, intervistato dal 'Corriere della Sera', non vede futuro per il Conte 2. "Se il governo cadesse, l'unica strada sarebbero le urne" dice ancora il Cav. "Non credo che Giorgetti intendesse proporre altre soluzioni o prefigurare maggioranze diverse" aggiunge, riferendosi alla proposta di un tavolo per le riforme bipartisan. "In ogni caso noi siamo radicalmente alternativi alle sinistre: da quella di Renzi, da quella di Di Maio e da quella di Zingaretti".

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