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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Roma

Di Battista sfila l'M5S a Di Maio: caos Roma, si dimette il mini-direttorio

Il primo risultato di quel brutto pasticciaccio andato in scena a Roma finisce per penalizzare il candidato premier in pectore, quel giovane Di Maio che avrebbe dovuto scalzare Matteo Renzi da Palazzo Chigi. Si dimettono Paola Taverna, Fabio Castaldo e Gianluca Perilli

C’era Di Maio oggi c’è Di Battista: il passaggio di consegne non è nella forma, di certo lo è nella sostanza. Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera - ben accolto e tiepidamente applaudito nel corso del bagno di umiltà pubblico nella piazza di Nettuno, viene condannato prima del dibattimento ed è costretto a cospargersi il capo di cenere di fronte alla platea. La folla si scalda quando appare lui, Alessandro Di Battista, il deputato che ha trascorso l'estate girando l'Italia in scooter, cinquemila chilometri per dire No ai quesiti del referendum costituzionale. 

Il primo risultato di quel brutto pasticciaccio andato in scena a Roma finisce per penalizzare il candidato premier in pectore, quel giovane Di Maio che avrebbe dovuto scalzare Matteo Renzi da Palazzo Chigi. E lui ad incassare i colpi con quell'ammissione "non ho capito la portata di quella email" più della sindaca Virginia Raggi che dopo aver esasperato in due mesi il mini direttorio messo in piedi dal Movimento per traghettarla nei primi passi al Campidoglio, ottiene le dimissioni dell'intero circolo di onorevoli pentastellati: via la senatrice Paola Taverna, l'eurodeputato Fabio Massimo Castaldo e il consigliere regionale Gianluca Perilli. "Oggi quella macchina amministrativa è partita le premesse e le condizioni iniziali sono venute meno ed è quindi giusto che ora proceda spedita esclusivamente sulle sue gambe" scrivono sul blog di Beppe Grillo in un post che appare più come un distinguo dall'inquilina pentastellata in Campidoglio.

Di Maio e Di Battista: cambio al vertice del 5 Stelle

IL MINI-DIRETTORIO SI DIMETTE, VIRGINIA RAGGI CEDE SU DE DOMINICIS 

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CHI E' IL NUOVO LEADER PENTASTELLATO. Tra i vertici del M5S trapela l'auspicio di un ridimensionamento del responsabile grillino degli enti locali: via Di Maio, la nuova guida pentastellata va per acclamazione a "Dibba". Alessandro Di Battista, papà fascista e madre insegnate, cresciuto a pane e catechesi nella parrocchia che fu di Aldo Moro, Santa Chiara a Roma, incontra Casaleggio nel 2011: il padre del Movimento 5 Stelle gli offre tremila euro per andare in Colombia e scrivere un libro pubblicato dall'editrice Adagio: "Sicari a 5 euro". Poi la proposta di candidatura alla Camera: gli attivisti pendono dalle sue labbra e sommergono di like i video dei suoi accorati interventi da Montecitorio. Per lui ora la nuova sfida: lasciare la figura da Che Guevara della politica italiana per attrarre i consensi degli elettori più moderati. 

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