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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Italia

"M5s critica il jobs act eppure lo usa per licenziare i suoi dipendenti"

Non solo l'M5s ha usato gli sgravi fiscali dei contratti a tutele crescenti per assumere a tempo indeterminato i sui dipendenti per un lavoro "a termine" alla Camera, ma utilizza anche i "licenziamenti facili" previsti dal Jobs act per liquidare i contratti: la denuncia della Fnsi

"lI Governo ed il Pd non si azzardino a commentare positivamente i dati sul lavoro pubblicati dall'Istat. Il lavoro precario continua ad aumentare, addirittura, si registra un record di occupati a termine che rappresenta il dato più alto dal 1992. Non c'è nulla da festeggiare". I portavoce del Movimento 5 Stelle appena una settimana fa commentavano così i dati sul precariato. E davvero hanno poco da festeggiare i 39 dipendenti del gruppo parlamentare pentastellato alla Camera dei deputati che, come denuncia la Federazione nazionale della Stampa, hanno visto aprirsi una procedura di licenziamento collettivo nei loro confronti.

La vicenda offre diversi spunti di riflessione. 

Per chi non è avvezzo alla "cose di Palazzo" è importante una premessa. Deputati e senatori dopo le elezioni costituiscono un gruppo parlamentare (e nell'ultima legislatura sono stati raggiunti diversi record) una forma giuridica a se stante dai partiti che si dota di uno staff con contratti di natura privatistica di vario tipo. Proprio per la durata limitata nel tempo dei gruppi parlamentari che decadono al termine della legislatura, i contratti stipulati appartengono quasi sempre alla tipologia "a tempo determinato". Eccezion fatta per i dipendenti assunti dal gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle alla Camera dei deputati che ha assunto 39 persone con contratti a tutele crescenti e ricorrendo agli sgravi fiscali previsti dal Jobs Act

Sì, proprio il Jobs Act che il Movimento 5 stelle vuole abolire come non dimentica mai di ricordare Luigi Di Maio.

Fatto salvo l'eccezionalità della forma contrattuale a tempo indeterminato scelta dal Movimento 5 stelle per assumere 39 dipendenti "a termine" per legge, ora lo stesso gruppo parlamentare ha scelto di ricorrere alla procedura di licenziamento collettivo in vista dello scioglimento delle Camere.

Perchè? I contratti sarebbero decaduti nel momento in cui il gruppo parlamentare avesse cessato di esistere. Tuttavia, dando per scontato che nella prossima legislatura il Movimento 5 stelle sarà presente ancora in forze nel parlamento italiano i 39 dipendenti avrebbero avuto i requisiti giuridici per riottenere il proprio posto di lavoro.

Qui invece scatta il licenziamento per 39 dipendenti a tempo indeterminato, "tra cui - come spiega la Federazione nazionale della stampa "ci sono 5 giornalisti, si aggiungono altre 8 persone titolari di un contratto a tempo determinato: 6 redattori, un impiegato addetto alla commissione finanze e un impiegato web/comunicazione più un dipendente della pubblica amministrazione distaccato presso il gruppo".

"E' singolare che chi si erge a paladino dei deboli e dei lavoratori precari e punta il dito contro il sindacato dei giornalisti diffondendo notizie false ricorra a procedure che, per quanto previste dalla legge, avranno come unico esito il licenziamento di 39 persone. prima di guardare in casa d'altri, i 5 stelle farebbero bene a informarsi e, soprattutto, ad occuparsi del destino dei lavoratori del loro gruppo parlamentare. ma, si sa, questi ragionamenti non fanno presa su chi della doppia morale ha fatto la propria ragion d'essere". 

Il M5s spiega di trovarsi "nella necessità di avviare una procedura di licenziamento collettivo per riduzione di personale in relazione al previsto scioglimento delle Camere per la scadenza della XVII Legislatura e al conseguente scioglimento del Gruppo medesimo, per un numero complessivo di 39 unità, corrispondente alla totalità dei dipendenti a tempo indeterminato". 

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