rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Politica Palermo

Movimento 5 stelle nel caos a Palermo: solo due candidati sindaco, lista in bilico

Emorragia di candidati per le prossime elezioni comunali, difficile raggiungere anche le "quota rosa": una situazione che potrebbero escludere i grillini dalla corsa elettorale. E tra i pentastellati c'è chi parla di defezioni "anomale"

PALERMO - Il Movimento Cinque Stelle continua a perdere "pezzi". Più del forfait dei tre candidati sindaco, a preoccupare è l'emorragia che si sta verificando tra chi è stato selezionato per "correre" al Consiglio comunale.

La lista è in bilico dopo l'ultimo ritiro, quello di Giovanna D'Agostino, formalizzato con un post su Facebook: "Al momento - scrive D'Agostino - non esistono le condizioni per portare avanti un progetto comune legato ai valori del movimento. Ringrazio coloro che mi hanno accordato la loro fiducia e incoraggiato a intraprendere questa strada, ma al momento mi fermo qui". Scendono quindi a nove le donne candidate, il che costringe il M5S a presentare solo 27 nomi: in base alla legge infatti nessun genere può essere rappresentato oltre i due terzi dei componenti. 

La situazione è critica. Tant'è che alcuni attivisti sarebbero pronti a rivolgersi allo staff di Milano del Movimento Cinque Stelle per evitare il rischio di presentarsi all'appuntamento elettorale senza candidati a sufficienza in lista. Anche perché la storia dei ritiri comincia a "puzzare di bruciato"

OGGI L'INCONTRO DECISIVO: SEGUI SU PALERMO TODAY

"Non intendo prendere lezioni di etica da chi, davanti un magistrato della Repubblica italiana, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ogni comportamento contrario o di disturbo palese alle scelte democratiche della rete prese dallo scorso 28 dicembre ad oggi, a mio parere risulta semplicemente lesivo dell'immagine del Movimento stesso". A parlare è Danilo Maniscalco, componente del nuovo meetup del M5S di Palermo e tra i primi 40 votati per la candidatura al Consiglio comunale di Palermo, che replica a muso duro al deputato nazionale Riccardo Nuti, sospeso dal M5S perché indagato per le firme false di Palermo, e che oggi su Twitter e Facebook ha criticato le comunarie e la 'graticole' in cui si sono presentati i candidati a sindaco di Palermo. Nuti ha definito le 'graticole' una "presa in giro" e ha parlato di "riempilista" riferendosi alle donne. A poche ore di distanza arrivano le risposte degli attivisti che si sono candidati alle comunarie rientrando nella lista dei primi quaranta.

"Trovo ingeneroso definire "una presa in giro" la "graticola" del M5S. Chi l'ha fatto ha mancato di rispetto agli attivisti, ai candidati e ai nostri portavoce regionali. La trasparenza del Movimento in Sicilia non può essere messa in dubbio da un suo stesso aderente e risulta difficile oggi accettare insinuazioni così gravi proprio da un portavoce attualmente sospeso", aggiunge un altro candidato, Marco Santi Tedesco.

Mentre un terzo candidato, Vincenzo Francomano dice: "Non comprendo su che base di ragionamento il deputato Nuti, fra l'altro sospeso, si senta in diritto di fare delle dichiarazioni così gravi ed ostili alla lista del M5S di Palermo. Mettere in discussione la serietà e la passione di tanti attivisti onesti non rende merito agli sforzi di chi ha voluto salvaguardare un percorso costruttivo, virtuoso e coerente".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Movimento 5 stelle nel caos a Palermo: solo due candidati sindaco, lista in bilico

Today è in caricamento