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Giovedì, 25 Aprile 2024
POLITICA

Berlusconi invoca la piazza: "Il 23 marzo contro la magistratura"

Il leader del Pdl in aula a Milano per il processo d'appello sui diritti tv ha parlato del caso De Gregorio - "E' stato costretto a mentire" - e ha annunciato una manifestazione a Roma

ROMA - Silvio Berlusconi schiera la piazza contro la magistratura politicizzata. "Noi saremo in piazza il prossimo 23 marzo a Roma - ha detto il Cavaliere lasciando l'aula del processo Mediaset a Milano - perché c'è una parte della magistratura che usa la giustizia per combattere ed eliminare gli avversari politici che non si riescono ad eliminare con il sistema democratico delle elezioni".

"E' chiaro ed evidente - ha proseguito - che la nostra posizione nei confronti di quella parte della magistratura che si comporta in questo modo sia forte: è una patologia del nostro sistema, è un cancro della nostra democrazia".

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DIRITTI TV - Il Cavaliere è arrivato in tribunale a Milano per rendere dichiarazioni spontanee nel processo d'appello su presunte irregolarità nella compravendita dei diritti tv da parte del gruppo Mediaset. "Io sono totalmente estraneo alla situazione che mi viene contestata", ha detto in aula il leader del Pdl. In primo grado Berlusconi è stato condannato a quattro anni di reclusione per frode fiscale (di cui tre indultati). La procura ha chiesto la conferma della condanna a 4 anni per Berlusconi. Il sostituto procuratore generale Laura Bertolè Viale ha chiesto ai giudici della Corte d'appello di confermare la condanna a quattro anni di reclusione per frode fiscale a carico dell'ex presidente del Consiglio nel caso Mediaset.

"Nel periodo 2002/2003 ero presidente del Consiglio e non mi sono mai occupato di diritti televisivi, ha aggiunto Berlusconi nelle dichiarazioni spontanee. L'ex premier ha poi spiegato di essere "trasecolato" dopo la condanna in primo grado. "Credo che quella sentenza sia stata una grande cantonata". "Invece di avere avuto la medaglia d'oro dalla stato per avere dato lavoro a 56mila persone sono stato condannato a 4 anni di carcere e a interdizione dei pubblici uffici", ha poi detto, ricordando che nel '94 quando ha lasciato le cariche per scendere in politica ''il mio gruppo ha versato quasi 6 miliardi di tasse".

L'INCHIESTA DI NAPOLI - E, sul caso De Gregorio, a proposito delle dichiarazioni rese dal parlamentare ex Idv e passato nel 2006 a Forza Italia al centro dell'inchiesta di Napoli, precisa "E' stato costretto a mentire". "I magistrati hanno detto a De Gregorio: O dici delle cose su Berlusconi o ti mettiamo in galera". E sul concetto il leader del Pdl, ora indagato per corruzione e finanziamento illecito ai partiti dai pm napoletani, ha anche precisato che De Gregorio ha reso "dichiarazioni gradite ai pm e lo ha fatto contravvenendo a quello che aveva detto in Parlamento e nel corso di dichiarazioni pubbliche".

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