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Venerdì, 19 Aprile 2024
MANIFESTAZIONI / Roma

Manifestazione Roma 12 ottobre: la sinistra riparte dalla difesa della Costituzione

Migliaia di persone hanno sfilato per le strade della Capitale dietro un camion con su affissi gli articoli della Costituzione italiana. A guidare il corteo Landini, Rodotà, don Ciotti e Zagrebelsky

ROMA - Da piazza della Repubblica a piazza del Popolo "in difesa della Costituzione". Migliaia di persone e molte bandiere rosse hanno dato vita a un lungo corteo dal titolo "Costituzione, la via maestra". Oltre duecento associazioni, dietro il camion con su affissi gli articoli della Costituzione italiana, hanno raccolto l'appello di personalità della società civile come Maurizio Landini, segretario della Fiom Cgil, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky e don Luigi Ciotti di Libera.

Tanti anche i leader politici ascrivibili all'emisfero della sinistra: Nichi Vendola (Sel), Paolo Ferrero (Prc) e Antonio Di Pietro (Idv). Assente "colpevole" secondo la piazza il Partito democratico, presente solo a livello individuale con alcuni esponenti soprattutto dell'area che fa capo a Cuperlo.

L'APPELLO - "La difesa della Costituzione è innanzitutto la promozione di un'idea di società - recita l'appello - divergente da quella di coloro che hanno operato finora tacitamente per svuotarla e, ora operano per manometterla formalmente (...). Non è la difesa di un passato che non può ritornare ma un programma per un futuro da costruire in Italia e in Europa".

RODOTA' - Per il giurista entrato ormai nel novero dei "big" della politica italiana, il senso del corteo che "per la Costituzione" che ha sfilato per le strade della Capitale è "ritrovare la via maestra che è stata abbandonata". 

LANDINI - "Io non devo rispondere niente a nessuno. In tanti dovranno rispondere a questa piazza, ai tanti italiani che pensano che per cambiare il Paese bisogna applicare la Costituzione". Così il segretario generale della Fiom Cgil, Maurizio Landini, all'avvio del corteo per la Costituzione, risponde a chi gli chiede una replica al Presidente Napolitano che ieri ha dichiarato che il momento è maturo per discutere su un cambiamento della Costituzione. Landini ha spiegato che si è scesi in piazza "non solo per difendere la Costituzione, ma per attuare la Costituzione per cambiare questo Paese". Quanto all'art.138, Landini ha detto: "Credo che la forzatura sia quella di derogare un articolo per cambiare la Costituzione italiana: per ridurre il numero dei parlamentari, per far funzionare meglio il Parlamento non c'è bisogno di derogare all'art.138. La descrizione che viene data - ha continuato - che noi saremmo conservatori è una doppia sciocchezza".

ZAGREBELSKY - "Noi non siamo dei conservatori: vogliamo semplicemente che la Costituzione sia viva a venga attuata". Queste le parole di Gustavo Zagrebelsky intervenendo dal palco di piazza del Popolo dove si sono susseguiti gli interventi dei principali organizzatori della manifestazione in difesa della Costituzione. "Noi siamo una piazza forte perché siamo moderati", ha aggiunto l'ex giudice della Corte Costituzionale esprimendo un parere negativo sulla Commissione per le riforme costituzionali presieduta dal ministro Gaetano Quagliariello: "Se si tratta di ridurre il numero dei parlamentari - ha detto Zagrebelsky - allora siamo d'accordo, ma quando si mette in moto una grande macchina come quella per le riforme costituzionali non si sa dove si arriva".

FORUM ACQUA - Quando si parla di Costituzione, da quando si sono vinti (e non rispettati) i referendum non si può che non finire a parlare di acqua (pubblica). E così in occasione del corteo "per la Carta" il popolo dell'acqua è otornato in piazza "contro i nuovi colonialismi" e "la privatizzazione dei beni comuni e della mercificazione dei territori e della vita delle persone". Chiaro l'obiettivo del movimento: "Opporsi ai tentativi del governo delle 'larghe intese' di riformare la Costituzione in senso autoritario e la piena applicazione della Carta sui temi del lavoro, dei diritti, dei beni comuni e della pace Oggi e tutte le volte che sarà necessario - dice il Forum - saremo in piazza contro ogni tentativo di aprire una nuova fase di privatizzazioni e di mettere una pietra tombale sull'esito referendario sull'acqua, e contro ogni tentativo di ridurre drasticamente gli spazi di democrazia. Perché, oggi più che mai, si scrive acqua e si legge democrazia".

VENDOLA - "Non credo che il Parlamento, poiché è stato eletto con una legge incostituzionale, possa arrogarsi il diritto di cambiare la Costituzione". Lo ha detto il leader di Sel, Nichi Vendola, a margine della manifestazione in corso a Roma in difesa della Carta. Nessuna polemica, però, nei confronti di Napolitano come invece ha fatto Landini: "Ho rispetto per il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, anche quando non sono d'accordo con lui".

DI PIETRO - "Resistere, resistere, resistere. Questo è il sentimento prevalente che oggi provo nel partecipare a questa manifestazione a difesa della Costituzione. Ho la netta impressione che ci siano alcuni malintenzionati che vogliono violentare la Carta e lo Stato di diritto solo per adattarli alle loro esigenze". E' quanto scrive sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che oggi ha partecipato, a Roma, alla manifestazione "Costituzione, la via maestra". 

FERRERO - In mattinata, il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, ha parlato dagli studi di Omnibus, su La7. Ed è stato un duro attacco al presidente della Repubblica: "Napolitano è il peggior presidente della Repubblica che la Repubblica abbia mai avuto e sta agendo del tutto al di fuori del dettato costituzionale.Il fatto che ci sia un Governo del presidente, che il presidente della Repubblica intervenga quasi quotidianamente a dettare la linea politica e che sia lui il garante del Governo è un fatto che la nostra Costituzione non prevede in nessun modo".

"NO A NUOVI SOGGETTI POLITICI" - E a quanti hanno iniziato a ragionare, proprio a partire dalla piazza di Roma, della possibilità che tutto possa convergere verso un nuovo soggetto poltico, Landini ha alzato il cartello dello stop: "Non mi interessa la costruzione di nessun nuovo soggetto politico. Il nostro unico programma è quello che si vede, cioe' ripartire dalla Costituzione per risolvere i problemi del paese a partire dal lavoro".

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