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Mercoledì, 24 Aprile 2024
L'esempio

Manlio Messina, l'assessore che ha detto "no" a una tangente da 50mila euro

I carabinieri hanno arrestato una donna di 36 anni

Il reato è istigazione alla corruzione. Con  questa accusa i carabinieri di Palermo hanno arrestato una 36enne musicista palermitana. Per lei sono scattati i domiciliari. Il provvedimento è stato emesso dal Gip, su richiesta della locale Procura, sulla base delle risultanze investigative emerse nel corso dell'indagine preliminare condotta dai militari e che ha "consentito di acquisire un grave quadro indiziario a carico della donna". In particolare, la donna nell'aprile del 2021, "avrebbe inviato un messaggio attraverso l'applicazione Telegram a un funzionario dell'assessorato al Turismo sport e spettacolo della Regione siciliana, con il quale offriva, per conto di soggetti terzi non meglio identificati, la somma di 50mila euro per l'approvazione di un progetto artistico (del valore complessivo di quasi 500mila euro) per la realizzazione di un tour di concerti musicali da svolgere presso i più importanti parchi archeologici della Sicilia".

Il messaggio era arrivato al capo della segreteria particolare Raoul Russo e l'assessore Manlio Messina, che rifiutarono la tangente. "Sono stupito da tanto clamore - era stata la reazione dell'assessore Messina -. Ho solo fatto il mio dovere. Cioè denunciare chi voleva pagare una tangente. Per me è scontato andare a denunciare. Io speravo che facessero un passo falso per avere la prova in mano, non solo a voce, ma cartacea, per poterli denunciare. Ripeto: noi abbiamo fatto il nostro dovere, ma di più sull'indagine in corso non posso dire. Sono cose spiacevoli, la cosa più naturale era denunciare. Speriamo di avere aperto una strada, e che adesso siano in tanti a farlo".

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