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Sabato, 20 Aprile 2024
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Manovra 2017 senza "coperture", salta il Ponte sullo Stretto (e il Pecorino Dop)

Sono oltre 1500 gli emendamenti bocciati dalla Commissione Bilancio perché senza copertura: nel disegno di spesa del Governo era finito un po' di tutto. "Pasticciato, dalle coperture incerte e strumentalmente pensato in vista del Referendum"

Dal Ponte sullo Stretto al pecorino romano Dop, passando per l'ippodromo di Merano: sono circa 1.500 emendamenti alla legge di Bilancio a non aver superato l'esame dell'ammissibilità in commissione perchè estranei alla materia della manovra o perchè senza copertura, ce ne sono alcuni 'pesanti'.

Bocciati Ponte sullo Stretto e pecorino Dop. Salta l'emendamento che puntava a considerare l'opera sullo Stretto una infrastruttura prioritaria per l'interesse del Paese, e altri particolari, come quello che prevedeva "uno stanziamento straordinario in favore della filiera del pecorino romano Dop", o quello presentato per "introdurre norme per la realizzazione di un pozzo di trivellazione per il monitoraggio del sottosuolo nei territori colpiti dal sisma del 24 agosto". Sotto la scure della commissione è finito anche all'emendamento che "istituisce e disciplina un fondo per l'odontoiatria" e quello che "sopprime le Prefetture-uffici territoriali del Governo". 

Nel disegno di spesa del Governo era finito un po' di tutto. Negata la richiesta di autorizzare "la spesa di 1 milione di euro per il 2017, 3 milioni per il 2018 e 5 milioni per il 2019, 2020 e 2021 per celebrare la vita e le opere di Gioacchino Rossini, Leonardo da Vinci, Raffaello Sanzio e Dante Alighieri" e quella che assegnava "un contributo di 200.000 euro per il 2017 per il bicentenario della Fondazione del Teatro Marruccino di Chieti". Cassata anche la proposta "concernente l'attribuzione di somme al comune di Merano per il locale ippodromo" (il bellissimo e storico impianto 'Maia' alle porte della cittadina nel cuore delle Alpi) e quella che prevedeva "che i conducenti di taxi rilascino ricevuta fiscale". 

"Pasticciato, dalle coperture incerte e strumentalmente pensato in vista del Referendum". Questo il giudizio della Campagna Sbilanciamoci! sul Disegno di Legge di Bilancio 2017. "Il famoso Fondo per investimenti in infrastrutture, 1,9 miliardi di euro sul 2017, dovrebbe finanziare di tutto: dai trasporti e viabilità alle infrastrutture; dalla ricerca alla difesa del suolo e dissesto idrogeologico; dall’edilizia pubblica, compresa quella scolastica, alle attività industriali ad alta tecnologia e al sostegno alle esportazioni; dall’informatizzazione dell’amministrazione giudiziaria alla prevenzione del rischio sismico: un vero e proprio calderone".

"Il Disegno di Legge di Bilancio consegnato alla Camera - continuano dall'Associazione Lunaria - non è per i giovani, che certamente non vedranno migliorare le proprie prospettive grazie al “bonus cultura” di 500 euro riservato ai neo-diciottenni.
Non è per quegli anziani ai quali si offre non un diritto, ma la possibilità di chiedere alle banche un prestito garantito mediante l’acquisto dalle assicurazioni di una polizza a loro favore. Si tratta di un prestito che verrà rimborsato per i successivi venti anni e che potrà portare, anche tenendo conto degli sgravi fiscali, con 3 anni e sette mesi di anticipo pensionistico, ad una riduzione della pensione pagata anche del 20%.
Non è per le donne il cui diritto alla parità non sarà di sicuro garantito da un giorno in più, rispetto al giorno attualmente riconosciuto, di congedo di paternità obbligatorio. E non è nemmeno pensato per chi si trova al di sotto della soglia di povertà: nel 2017 non è previsto neanche un euro in più rispetto a quanto stanziato nella Legge di Bilancio 2016".

Sbilanciamoci! risponde con la sua tradizionale Contromanovra, che quest’anno ammonta a 41 miliardi di euro: "Razionalizzando la spesa pubblica, eliminando gli sprechi veri e attivando interventi a sostegno della domanda e dei consumi interni, queste risorse avrebbero potuto essere usate in modo diverso".

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