Manovra, via libera con sei capisaldi: c'è una nuova pattuglia di dissidenti nel M5s
La manovra passa al Senato con 166 sì contro 128 no. Nel M5s c'è una pattuglia di dissidenti. Gualtieri: "Maggioranza solida e coesa". Quali sono i sei cardini della manovra, dalla sterilizzazione per il 2020 delle clausole di salvaguardia al taglio del cuneo fiscale
La manovra passa al Senato, che ha votato la fiducia posta dal governo sul maxi emendamento alla manovra economica con 166 sì contro 128 no. Nel M5s c'è una pattuglia di dissidenti, con Gianluigi Paragone che vota no e quattro assenti, Cataldo Mininno, Lello Ciampolillo, Primo Di Nicola, Mario Michele Giarrusso. Il senatore pentastellato, Gianluigi Paragone vota no perché non trova "alcunchè di espansivo" ma "la logica della gabbia di Bruxelles": nuova crepa quindi tra i pentastellati.
"Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi, lunedì 16 dicembre 2019, alle ore 21.30 nella sala del Governo del Senato della Repubblica, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Riccardo Fraccaro". Questo quanto si legge nel comunicato di Palazzo Chigi, che prosegue: "Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato la prima 'Nota di variazioni' al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e il triennio 2020-2022. La Nota - si legge ancora - recepisce le modifiche al disegno di legge di bilancio approvate dal Senato della Repubblica e contiene i prospetti contabili analoghi a quelli del disegno di legge di bilancio, distinti per unità di voto e allegati tecnici per capitoli. Tali prospetti riportano gli effetti finanziari dell’intero bilancio dello Stato e le variazioni connesse agli emendamenti approvati. Il Consiglio dei ministri è terminato alle 21.50".
I veti incrociati dei capi dei partiti di maggioranza avrebbero però bloccato il vertice sull'agenda di governo.
Gualtieri: "Maggioranza solida e coesa"
"Il voto del Senato ci consegna una maggioranza solida e coesa e una manovra che esce non solo confermata ma anche rafforzata nel suo impianto. E’ una manovra per i lavoratori e le famiglie, che spinge verso l’equità sociale, che favorisce lo sviluppo e contiene un’inedita e ambiziosa scommessa sull’ambiente come volano di crescita sostenibile. Abbiamo evitato l'aumento dell'Iva di 23 miliardi, stanziato 3 miliardi per il taglio delle tasse sugli stipendi, aumentato gli investimenti pubblici, dato impulso agli investimenti delle imprese, sostenuto i comuni con risorse preziose. Tutto questo senza tagliare un euro ai servizi pubblici, che invece rilanciamo a partire dalla sanità e dagli asili nido, e ingaggiando una lotta senza precedenti all’evasione fiscale". Lo afferma il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, dopo il via libera alla legge di bilancio in Senato.
"Con un governo insediato da pochi mesi, che ha ereditato una situazione difficile, questa legge di bilancio può essere considerata un piccolo miracolo - sottolinea Gualtieri - Dopo il voto finale alla Camera, partirà il lavoro sulle grandi riforme a partire dall’alleggerimento del carico fiscale per i redditi medi e bassi, e sugli investimenti e su una nuova politica industriale sempre più orientata all’innovazione, allo sviluppo e alla sostenibilità".
Quali sono i sei cardini della manovra
Punto primo. Nella manovra c'è la sterilizzazione completa per il 2020 e parziale dal 2021 delle clausole di salvaguardia, ovvero degli aumenti programmati delle aliquote Iva e delle accise per un valore complessivo di circa 23 miliardi di euro. Per gli anni successivi al 2020 si prevede l'aumento dell'Iva ridotta dal 10 al 12% e dell'Iva ordinaria di 3 punti percentuali per il 2021 (al 25%) e di 1,5 punti percentuali (fino al 26,5%).
Secondo punto, le tanto discusse microtasse. La plastic tax prevede nella sua ultima versione la riduzione da 1 euro a 45 centesimi al chilo per i prodotti monouso. Slitta a ottobre per la sugar tax. Nessuna stretta nel 2020 sulle auto aziendali, ma novità da luglio per i nuovi contratti.
Terzo punto, il governo si muove per ridurre il cuneo fiscale: c'è un fondo per la riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti con una dotazione di 3 miliardi di euro per l'anno 2020.
Quarto punto, la manovra prevede un “Fondo assegno universale e servizi alla famiglia”, la dotazione è pari a 1.044 milioni di euro per il 2021 e a 1.244 milioni di euro annui a decorrere dal 2022. Le risorse del Fondo serviranno all'attuazione di interventi in materia di sostegno e valorizzazione della famiglia nonché al riordino e alla sistematizzazione delle politiche di sostegno alle famiglie con figli.
Quinta osservazione: la legge di bilancio pone tanta attenzione all'ambiente, o almeno più che in passato. Si punta alla realizzazione di un piano di investimenti pubblici per lo sviluppo di un Green New Deal italiano, mediante l'istituzione di un Fondo con una dotazione complessiva di 4,24 miliardi di euro per gli anni 2020-2023.
Sesto caposaldo della manovra è l'aumento delle risorse per gli interventi di edilizia sanitaria e di ammodernamento tecnologico èer 2 miliardi di euro. Prevista l'abolizione a partire dal 1° settembre 2020 del "superticket".
Lega caustica: "Conte commissario liquidatore dell'Italia"
"Conte assomiglia sempre più al commissario liquidatore dell'Italia, magari nominato da Macron e Merkel, altro che avvocato del popolo, con la supervisione dell'occhio del grande frattello di Rocco Casalino". Lo ha detto il presidente dei senatori della Lega Massimiliano Romeo in aula intervenendo in diciharazione di voto sulla questione di fiducia posta dal governo sulla manovra. "Più che il conto del Papeete - ha sottolineato - gli italiani stanno pagando oggi i conti di sette anni di governo del Pd. Avreste potuto fermarvi scongiurando l'aumento dell'Iva. Ma ci avete voluto mettere del vostro e allora è arrivata la manovra tutta tax".