Il Governo ha incassato la fiducia al Senato sul disegno di legge di conversione in legge del decreto legge recante disposizioni urgenti in materia finanziaria, la cosiddetta 'manovrina' con 144 Sì, 104 No e 1 astenuti. I votanti erano 249 e la maggioranza era di 125 voti.

La manovra di aggiustamento richiesta dall'Unione Europea, già approvata alla Camera, è quindi legge.

A favore si sono espressi il Pd, il gruppo Autonomie e Ap, anche se il presidente della Commissione Lavoro Maurizio Sacconi aveva dichiarato che non avrebbe votato, in dissenso con il suo gruppo, contestando la normativa sui voucher inserita nel testo della manovra.

Articolo 1-Mdp per la prima volta non ha votato la fiducia al Governo. Lo ha comunicato nell'Aula di Palazzo Madama Maurizio Migliavacca, spiegando che si tratta di una "presa di distanza netta. E' la prima volta che lo facciamo, e ne siamo consapevoli". La decisione di Mdp nasce dalla contrarietà del movimento ai voucher. 

"Con la reintroduzione dei voucher è stata compiuta "una scelta non accettabile nel metodo, perché si tratta di un aggiramento della domanda referendaria sottoscritta da più di tre milioni di cittadini. E nel merito perche' fallisce l'obiettivo dichiarato di combattere il lavoro nero. Questo strappo poteva e doveva essere evitato"

Approvata #manovra correttiva Impegni di bilancio mantenuti senza nuove tasse Priorità ai fondi per la ricostruzione post #terremoto

— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 15 giugno 2017

Casa cambia con la manovrina per Fisco, lavoro, trasporti, banche, sport, scuola e terremoto