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Giovedì, 18 Aprile 2024
FIAT

Marchionne: "La Fiat sopravviverà in Italia"

"Troppe perdite in Europa, ma resteremo in Italia con l'aiuto di quella parte dell'azienda che va bene all'estero", dice l'ad in un'intervista a Repubblica. E Della Valle attacca: "Gli Agnelli tornino a sciare e a fare passeggiate"

"La Fiat sta accumulando perdite per 700 milioni in Europa, e sta reggendo a questa perdita con i successi all'estero, Stati Uniti e Paesi emergenti. Queste sono le uniche due cose che contano". Dopo le polemiche sul futuro della Fiat, le critiche dei sindacati e le richieste di chiarimento del governo sul destino del progetto "Fabbrica Italia", Sergio Marchionne scioglie le riserve e parla in un'intervista a Repubblica.

'Sergio l'americano' assicura di non voler lasciare l'Italia, anche se per l'azienda sarebbe più economico farlo. Il progetto di Marchionne in un mercato del lavoro in crisi in Italia è "sopravvivere alla tempesta con l'aiuto di quella parte dell'azienda che va bene in America del Nord e del Sud, per sostenere l'Italia: mi pare che sia un progetto strategico".

Sul richiamo dei ministri Passera e Fornero, Marchionne rivela all'intervistatore Ezio Mauro che  "se mi cercano li vedrò, certo", però "mi impegno ma non posso farlo da solo. Ci vuole un impegno dell'Italia. Io la mia parte la faccio, non sono parole. Quest'anno la Fiat guadagnerà più di 3 miliardi e mezzo a livello operativo, tutti da fuori Italia".

"IL NOME FIAT USATO PER RAGIONI POLITICHE" - "In poche righe di comunicato lei ha seminato il panico sul futuro della Fiat in Italia - chiede il direttore di Repubblica - poi se n'è andato in America senza spiegare niente. Qui ci si interroga sul destino di stabilimenti, famiglie, comunità di lavoro, città. Cosa sta succedendo, e che cosa ha in mente?". E Marchionne risponde: "Attorno a Fabbrica Italia si stava montando una panna del tutto impropria, utilizzando il nome della Fiat per ragioni solo politiche: a destra e a sinistra, perché noi siamo comunque l'unica realtà industriale che può dare un senso allo sviluppo per questo Paese. Capisco tutto, ma quando vedo che veniamo usati come parafulmine, non ci sto".

"PERDITE IN EUROPA, SUCCESSI ALL'ESTERO" - E la verità è che "la Fiat sta accumulando perdite per 700 milioni in Europa, e sta reggendo a questa perdita con i successi all'estero, Stati Uniti e Paesi emergenti. Queste sono le uniche due cose che contano". Marchionne sottolinea: "Se la sentirebbe di investire in un mercato tramortito dalla crisi, se avesse la certezza non solo di non guadagnare un euro ma addirittura, badi bene, di non recuperare i soldi investiti?". Ma, aggiunge, "in questa situazione drammatica, io non ho parlato di esuberi, non ho proposto chiusure di stabilimenti, non ho mai detto che voglio andar via. Le assicuro che ci vuole una responsabilità molto elevata per fare queste scelte oggi".

Infine, una stoccata al patron di Tod's Diego Della Valle che ha nuovamente attaccato i vertici della casa automobilistica ("la famiglia Agnelli metta le mani in tasca, altrimenti torni a far quello che ha sempre saputo fare meglio: sciate, veleggiate, passeggiate e golf"). "In giro vedo troppi maestri d'automobile improvvisati", ha replicato Marchionne.

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