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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Draghi e la caccia a Roberto Speranza: le voci sulle dimissioni e la guerra della Lega al ministro della Salute

Da ieri si rincorrono rumors sull'intenzione del premier di sostituire il ministro per ottenere la pace all'interno della maggioranza di governo. Ma Palazzo Chigi smentisce. Gli attacchi però continuano. E non è difficile ipotizzare chi ci sia dietro

Ieri il Messaggero ha scritto che il presidente del Consiglio Mario Draghi è intenzionato a sostituire il ministro della Salute Roberto Speranza. Un fulmine a ciel sereno, visto che il premier lo aveva difeso a spada tratta durante l'ultima conferenza stampa ("L'ho scelto io") dagli attacchi di Matteo Salvini. Palazzo Chigi ha smentito l’ipotesi che il ministro della Salute rischi il posto, ma l’ha fatto solo a richiesta, senza una nota ufficiale.

Draghi e la caccia a Roberto Speranza: le voci sulle dimissioni del ministro della Salute

Secondo il quotidiano romano Draghim non potendo dimissionare i ministri, avrebbe voluto convincerlo a lasciare l'incarico e ad accettare un altro posto, possibilmente in Europa o negli organismi internazionali. E questo nonostante i sondaggi politici lo definiscano come uno dei leader più popolari d'Italia. Tra le responsabilità attribuite a Speranza, il mese di ritardo con il quale il ministero della Salute ha deciso solo ora di allungare i tempi della seconda dose, l'eccessiva prudenza del ministro, del Cts e di tutta la cabina di regia nel mettere nero su bianco i protocolli necessari per le riaperture e l'inchiesta di Bergamo su Ranieri Guerra, collaboratore dell'esponente di Articolo Uno-Mdp.

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Eppure, anche se ufficialmente l'indiscrezione su Draghi che caccia Speranza viene definita "priva di fondamento", una fonte di governo di cui parla oggi il Fatto Quotidiano racconta che il pasticcio del dossier Oms sparito dà fastidio a Draghi, come i balletti sui piani pandemici oggetto dell ’inchiesta di Bergamo e alcuni ritardi della Salute, "ma Speranza resta dov’è, per quanto ridimensionato, anche perché se va male paga lui". E non è difficile immaginare da dove provengano gli attacchi al ministro, visto che è stato Salvini negli ultimi tempi a dipingerlo nelle interviste come un rigorista che vuole soltanto la zona rossa. Ma c'è anche un altro motivo, più politico, che spiega cosa stia succedendo attorno al ministro della Salute. 

Il Partito Democratico infatti ha difeso con il suo segretario Enrico Letta Speranza e il MoVimento 5 Stelle si è accodando segnalando anche una tesi importante, ovvero che "Salvini colpisce Speranza perché rappresenta un ponte tra Conte e Letta". Ovvero, attualmente il partito di Bersani è quello che si trova politicamente equidistante da Pd e M5s e per questo il ministro della Salute potrebbe rappresentare, nel prossimo futuro, l'architrave di un'alleanza tra i Dem e i grillini. Che ad oggi appare praticamente l'unica strada possibile, sondaggi politici alla mano, per andare alle elezioni senza perdere con grande distacco contro il centrodestra unito. 

Draghi silura Speranza? La battaglia del centrodestra

Le voci sulle dimissioni, più o meno spontanee, del ministro della Salute - e che lui non ha alcuna intenzione di dare - vanno quindi in una precisa direzione. Che è quella di un attacco politico. E infatti non a caso ieri Maurizio Gasparri di Forza Italia ha chiesto a Speranza di "lasciare il campo per le chiusure ritarìdate e le decisioni sbagliate", per i piani pandemici "non aggiornati o mancanti" e per l’inchiesta di Bergamo sul caso dell’Oms e di Ranieri Guerra.  

Per questo Speranza viene dipinto come sacrificabile "per mettere al riparo la tenuta della maggioranza" secondo quanto ha scritto ieri l'AdnKronos. Con Lega e Fi che scalpitano contro il responsabile della Sanità e cercano un modo per cacciarlo dal ministero, magari con un'altra poltrona. Un incarico che, riferiscono alcuni beninformati, potrebbe essere al posto o al fianco di Sandra Gallina, l'italiana scelta dal commissario europeo Ursula Von der Leyen per negoziare i contratti con big Pharma. Intanto, mentre il chiacchiericcio cresce anche all'interno del governo, c'è chi fa notare che le voci su un possibile 'upgrade' di Speranza vanno di pari passo all'indagine che vede coinvolto il numero due dell'Oms, Ranieri Guerra, e che ha acceso i riflettori anche sul capo di gabinetto del ministro, Goffredo Zaccardi.

Tuttavia, le indiscrezioni non trovano riscontro alcuno dalle parti del ministro. Chi ha parlato con Speranza assicura che "non risulta nulla del genere. Se cerchi di convincere qualcuno, quanto meno ci parli o no?". E nella vicenda c'è chi vede lo 'zampino' del leader della Lega: "È una soffiata di Salvini", dicono fonti di Articolo Uno.   

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