rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
L'intervista

Salario minimo, i 5 stelle contro il Pd e il nodo dei 9 euro l'ora

In una intervista a Today, la vice Presidente del Senato stronca la possibilità che il fronte dell'opposizione si ricompatti sul tema del lavoro. "Pd decida cosa fare da grande". L'intervista

Dopo la bocciatura alla Camera del Salario minimo e l'approvazione della mozione di Governo, è apparso il ritorno di un compattamento delle opposizioni intorno al tema del lavoro. Tutti hanno votato contro la proposta del governo Meloni con il terzo polo che si è astenuto. Era così apparso che le così dette "tre opposizioni" avesero trovato per la prima volta una quadra su un tema cruciale come il lavoro. Una chimera perché la senatrice e vice Presidente del Senato Mariolina Castellone (Movimento 5 Stelle), direttamente a Today, stronca l'ipotesi di una compattezza sul fronte opposto all'esecutivo e punta il dito contro un Pd schizofrenico

Castellone la sinistra potrebbe ripartire dal salario minimo?
"Non è scontato che ci sia una convergenza sul salario minimo a nove euro da parte del Partito democratico".

Ma perché per voi o si fa così o niente? 
"Noi portiamo avanti dei temi, delle battaglie in cui crediamo fortemente ma non perché sono battaglie ideologiche del Movimento 5 Stelle ma perché è quello che serve al Paese in questo momento. Serve rafforzare la coesione sociale, con il salario minimo si combattere la piaga del lavoro sottopagato, del lavoro precario. Questo governo non ci rassicura perché vuole fare cassa sulle persone in difficoltà togliendo questi 700 milioni al reddito di cittadinanza e sulle pensioni con il blocco sulle pensioni perché, non parliamo di ricchi, ma di pensioni da 1.500 euro".

Se non è scontato, significa che il Pd lo vuole più basso?
"Noi per due anni, se ricorda, abbiamo avuto la legge catasto bloccata in commissione Lavoro al Senato con Pd che aveva presentato emendamenti, identici a quelli di Forza Italia, che parlavano di rafforzare la contrattazione collettiva, senza tenere quella soglia di nove euro, che per noi è garanzia di salari dignitosi".

Ma perché la contrattazione collettiva non è la soluzione?
"Noi oggi, in contrattazione collettiva, abbiamo registrati circa 900 contratti sotto soglia. La vigilanza privata non arriva a cinque euro lordi l'ora. Anche quelli sono contratti che passano per la contrattazione collettiva".

Quindi voi tirate dritto su salario minimo senza il Pd.
"Noi continuiamo la battaglia sul salario minimo e cerchiamo di capire gli altri che cosa voglio e quali sono le proposte".

Al momento però il Pd non c'è su questo.
"Il Pd sta facendo un suo percorso di discernimento interno e dovrà decidere cosa vuole fare da grande. Quando avrà deciso, poi capiremo la direzione che intende prendere. Però rispettiamo il percorso che stanno facendo. Credo che mai come in questo momento la linea del Movimento sia molto chiara".

Parafrasando il "percorso di discernimento", significa che i democratici sono divisi fra chi il salario minimo a nove euro lo farebbe e chi no e finché le cose stanno così non c'è possibilità di accordo. 
"È chiaro". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Salario minimo, i 5 stelle contro il Pd e il nodo dei 9 euro l'ora

Today è in caricamento