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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Italia

Rimborsopoli e parlamentarie, doppia grana per Di Maio

"Soldi non restituiti agli italiani" (come da regolamento M5s), nei guai anche un fedelissimo del candidato premier del Movimento 5 stelle. Intanto tiene banco la polemica degli esclusi dalle "Parlamentarie": attivista cita in giudizio Di Maio

"Mi hanno deluso molto". Luigi Di Maio, in Salento per il suo tour elettorale, ha parlato del caso delle presunte irregolarità nella restituzione delle quote di stipendio da parte del senatore Carlo Martelli e del deputato Andrea Cecconi.

"Abbiamo chiesto non solo di fare un passo indietro a loro, ma anche di fare un intervento dei probiviri per chiederne o la sospensione o l'espulsione intanto la cosa più importante di tutte in questa storia è che loro abbiano già restituito i soldi con un bonifico. Stiamo parlando di diverse decine di migliaia di euro. E' una cosa grave: io ho semplicemente segnalato ai probiviri ed ho chiesto tramite i nostri contatti di restituire i soldi"

Il candidato premier di M5S ha anche spiegato che i due parlamentari "hanno restituito i soldi sul fondo di microcredito perché da noi chi fa questi sbagli se ne deve andare". Incalzato dall'inviato del programma televisivo "Le Iene", Di Maio ha poi precisato che se da un lato "da verifiche, due persone non hanno restituito tutti i soldi che dovevano restituire" occorre tenere presente "che nelle altre forze politiche nessuno restituisce nulla, mentre noi abbiamo restituito 21 milioni di euro; abbiamo segnalato ai probiviri, io ne ho chiesto l'espulsione, loro si sono impegnanti a fare un passo indietro. Adesso faremo tutte le verifiche con i probiviri e diremo tutte le cose come stanno".

Cecconi e Martelli deferiti dal Movimento 5 stelle

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Il deputato e candidato M5s Andrea Cecconi ha già deciso di rinunciare alla sua elezione: "Il 4 marzo cederò il passo e andranno avanti gli altri candidati". Cecconi è un fedelissimo di Di Maio e Davide Casaleggio, candidato capolista nel proporzionale nelle Marche 2, quindi eletto sicuro alla Camera, nonché sfidante nell’uninominale di un peso massimo come il ministro dell’Interno Marco Minniti.

Come Cecconi anche il senatore M5s Carlo Martelli, anch'egli deferito ai probiviri 5 Stelle per irregolarità nella "restituzione" di quota degli stipendi da parlamentare.

Parlamentarie M5s, Comellini cita a giudizio Di Maio

Ma quella della rimborsopoli non è l'unica grana per il candidato premier 5 stelle che trova proprio nel suo Movimento l'ennesima tegola da schivare. Tiene banco infatti la polemica degli esclusi dalle "Parlamentarie": Luca Marco Comellini, Segretario dell'Associazione denominata Partito per la tutela dei diritti dei militari ha citato in giudizio Luigi di Maio.

"Questa mattina l'avvocato Giovanni Carta, su mia delega, ha citato il MoVimento 5 Stelle, in persona del Capo Politico e Legale Rappresentante e Istituzionale on.Luigi Di Maio, a comparire innanzi al Tribunale Civile di Roma, all`udienza del 31 maggio 2018".

"L'azione legale si è resa necessaria a seguito del silenzio serbato dal responsabile del MoVimento in ordine alla mia esclusione dalla partecipazione alle c.d. 'parlamentarie' che è apparsa fin da subito contrastante con la partecipazione di altre persone con identità di posizioni soggettive. In buona sostanza nel comportamento tenuto dai responsabili del MoVimento sono ravvisabili concrete violazioni dello Statuto e del Regolamento per la selezione dei candidati per le prossime elezioni politiche del 4 marzo 2018 nei collegi plurinominali e uninominali come già ampiamente riportato in queste settimane da numerosi organi di stampa" 

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