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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cosa prevede il testo

Fratelli d'Italia vuole punire la maternità surrogata anche se realizzata all'estero

In Italia la pratica è già vietata (la pena va dai tre mesi ai due anni), in altri Paesi però è legale. La proposta di legge depositata alla Camera per combattere il "turismo procreativo"

Fratelli d'Italia vuole punire la maternità surrogata anche quando questa pratica viene realizzata all'estero. Il partito di Giorgia Meloni ha presentato una proposta di legge depositata poche settimane fa alla Camera per combattere, citiamo dal documento, il così detto "turismo procreativo", ovvero "quel fenomeno per cui coppie italiane che non possono avere figli si avvalgono della tecnica della surrogazione di maternità in un Paese estero in cui la stessa è consentita".

Cerchiamo di capire meglio di cosa parliamo. Con l'espressione maternità surrogata si intende una forma procreazione assistita attraverso la quale una donna porta avanti una gravidanza per conto di una coppia o comunque altre persone. Si tratta di una pratica espressamente vietata nel nostro ordinamento, tant'è che una legge del 2004 sulle "norme in materia di procreazione medicalmente assistita" prevede che "chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità" sia "punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro".

Il punto sollevato da Fratelli d'Italia è che questo divieto "opera solo a livello nazionale, mentre in altri Paesi, sia europei e soprattutto extraeuropei come India e Stati Uniti d'America, tali pratiche sono legali". D'altra parte, argomentano da Fdi, la legge in questione è stata scritta quando "non esisteva ancora il turismo procreativo" e dunque "ha lasciato un vuoto normativo, nulla prevedendo in ordine alla liceità o no della surrogazione di utero, e più in generale di maternità, attuata all'estero da cittadini italiani".

Nella proposta di legge si insiste sul fatto che i tribunali non possono essere "lasciati soli" nel giudicare situazioni di questo tipo. Da qui la necessità, secondo i meloniani, di modificare la legge del 2004 precisando in un comma che le pene "si applicano anche se il fatto è commesso all'estero". Ma è possibile comminare una pena per una pratica portata avanti in un Paese in cui è legale? L'appiglio giuridico, sostengono i parlamentari firmatari della proposta, sarebbe l'articolo 7 del codice penale che "stabilisce espressamente la punibilità per taluni reati anche se commessi all'estero, prevedendo una riserva di legge in materia". Da questo punto di vista l'iter della legge si annuncia però complesso.

Non è la prima volta che da Fdi tentano di introdurre una legge che vieti la procreazione assistita anche al di fuori dei confini nazionali. Già nel 2018 venne infatti presentata una proposta di legge quasi identica e solo due anni fa Giorgia Meloni lanciò una petizione per rendere "l'utero in affitto" un "reato universale" giudicando la maternità surrogata "un abominio".

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