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Giovedì, 28 Marzo 2024
Bis

Mattarella rieletto Presidente della Repubblica: "Farò del mio meglio"

Hanno chiesto la sua disponibilità a fare un secondo mandato i capi dei gruppi parlamentari e alcuni presidenti di Regione

Al termine di sei giorni e otto votazioni, il tredicesimo Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella. Di nuovo lui. Un bis che nella storia repubblicana ha un solo precedente: solo con Giorgio Napolitano. Dopo una settimana di votazioni per il Quirinale, i partiti non sono riusciti a trovare un accordo per convergere su una figura che unisse il Parlamento, riunito in sede plenaria con i delegati regionali. La svolta è arrivata all'indomani dell'accordo, poi sfumato, sulla candidatura della Belloni, quando Salvini e Conte, dopo un incontro con i rispettivi gruppi, avevano detto di essere pronti a votare il profilo di una donna. Poi la doccia fredda. Dopo le bordate di Matteo Renzi e il "no a Belloni" di Forza Italia, Giorgia Meloni ha avuto parole durissime per i suoi alleati del centrodestra e si è detta molto delusa.

Oggi pomeriggio quindi i capi dei gruppi parlamentari sono saliti al Colle per andare a parlare proprio con il Capo dello Stato e chiedergli un sacrificio: quello di restare. Anche i presidenti di Regione, come accadde nel 2013 con Giorgio Napolitano, si sono recati al Quirinale per chiedere al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la disponibilità alla rielezione. Mattarella si è detto disponibile: "Farò del mio meglio" ha detto. "Ovviamente il presidente Mattarella si è messo a disposizione", ha confermato la capogruppo del gruppo Misto al Senato Julia Unterberger, lasciando il Quirinale dopo l'incontro tra i capigruppo e il presidente della Repubblica. "È andato tutto bene", ha aggiunto qualcun altro.

Perché è saltata la candidatura di Belloni al Quirinale

Mattarella eletto Presidente: il secondo più votato della storia

Lo spoglio finisce con un lunghissimo applauso di una Camera surreale perchè semivuota. I numeri dicono che Mattarella, dopo Sandro Pertini, è il secondo Presidente più eletto della storia d'Italia con 759 voti. Seguono Nordio con 90 voti, Di Matteo con 37 voti, Berlusconi con 9, Belloni con 6, Draghi con 5. Sono 25 le schede bianche. 

Cosa succede adesso

Ora che cosa succede? Questa sera il Presidente della Camera Roberto Fico salirà al Colle per consegnare il verbale della giornata del voto in cui il Paese ha scelto Mattarella come Presidente. Poi i due si accorderanno per la data del giuramento. Il mandato di Mattarella finisce il 3 febbraio. È molto probabile dunque che il giuramento di Mattarella avverrà fra quella giornata e il successivo 4 febbraio. Così, nel momento in cui scadrà il mandato di Mattarella, lo stesso potrà ricominciare con il nuovo mandato. Un altro elemento di cui tenere conto è che le Camere non si possono sciogliere fino al 3 febbraio. Dal giorno dopo, in teoria, Mattarella potrebbe anche farlo. È solo sulla carta perché non c’è questa idea da parte del Presidente.

Le reazioni della politica

“La probabile rielezione di Mattarella darebbe ulteriore forza al governo guidato dal premier Draghi. - ha detto Paola Binetti, senatrice dell’Udc. - L’asse Draghi-Mattarella risulta enormemente rafforzato e questo si traduce in una maggiore energia per fare le riforme necessarie per il nostro Paese. Quelle previste dal Pnrr, che stanno andando al rallentatore. Draghi è molto meno ricattabile da parte dei partiti anche perché sapendo di avere Mattarella alle sue spalle, e forse al di sopra di lui, sa di avere un presidente che lo apprezza e che lo ha chiamato a svolgere un ruolo davvero molto complesso. Mattarella sarà ben felice di potersi appoggiare su Draghi e di sapere che si stanno facendo le cose giuste al momento giusto. Auguriamo che la maggiore sicurezza e la maggiore garanzia di questo asse Quirinale-Chigi sia in grado di offrire nuova sicurezza al Paese, permettendo a tutti e due di rispettare maggiormente le prerogative del parlamento. Vorremmo che il governo si fidasse di più di noi. Senza bisogno di mettere la fiducia ad ogni piè sospinto". 

“Il Movimento 5 stelle ha lavorato per individuare profili di alto livello e la figura autorevole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella è l’unica in grado di guidare il Paese e garantirne l’unità”. Lo afferma la capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Affari Costituzionali alla Camera Vittoria Baldino. “Dopo queste lunghe e impegnative giornate il Governo tutto dovrà proseguire il lavoro intrapreso per il bene comune dei cittadini e affrontare le importanti sfide che attendono il Paese in questo delicato momento. È necessario quindi che tutte le forze politiche seguano un’agenda condivisa, che dia priorità alle importanti riforme necessarie per il Paese e che non possono più attendere, a iniziare dalla legge elettorale proporzionale per garantire ai cittadini una vera rappresentanza”.

“La rielezione di Mattarella è la vittoria di chi non vuol cambiare niente in un paese che affonda”. Così il senatore Mattia Crucioli di Alternativa. “Fa impressione - aggiunge il senatore Crucioli - che contemporaneamente  la Corte Costituzionale elegga come proprio presidente Giuliano Amato. La legislatura del cambiamento si chiude con la triade Draghi-Amato-Mattarella, più Frattini (ex ministro di Berlusconi) a presiedere il Consiglio di Stato”.

"La conferma del Presidente Sergio Mattarella come massima carica della Repubblica è la scelta migliore per l’autorevolezza del presidente uscente ma anche perché è l’unica praticabile nelle condizioni date. Ma in che misura il nuovo presidente Mattarella potrà garantire la Costituzione, il rispetto dell’equilibrato funzionamento del sistema istituzionale da essa disegnato, se non si aprirà una fase di riforme costituzionali e istituzionali con interventi radicali rispetto all’esistente?" si chiede Riccardo Magi, deputato e presidente di Più Europa. 

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