Mattarella: "Ue e Nato uniti contro le minacce della guerra"
Le parole del capo dello Stato durante l'incontro con la suo omologa slovacca
Affrontare uniti le minacce provocate dalla guerra. E' questo, in estrema sintesi, il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella espresso nel corso dell'incontro odierno al Quirinale con l'omologa slovacca, Zuzana Caputová. Nel lanciare un segnale europeista, il capo dello Stato ha sottolineato la necessità di rafforzare la collaborazione europea su tutti i fronti per rispondere alle sfide della guerra. Per Mattarella, bisogna continuare a mantenere la compattezza "nell'Ue e con la Nato e a operare come abbiamo già fatto per impedire che il Governo della Federazione Russa consolidi l'idea che è possibile risolvere le controversie con l'aggressione militare". Il riferimento va alle sanzioni economiche imposte dai 27 del blocco europeo a Mosca, considerate come unico strumento per fermare l'allargamento del conflitto che "avrebbe conseguenze gravissime".
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Il presidente della Repubblica nel colloquio con l'omologa slovacca ha affrontato anche i temi della lotta al Covid, della questione dei profughi dall'Ucraina e dal Mediterraneo, dell'allargamento dell'Unione ai Balcani occidentali e della conferenza sul futuro dell'Ue. Ma ha anche affrontato il tema del rispetto dello Stato di diritto, in particolare da parte di Ungheria e Polonia. Per il presidente Mattarella, proprio per la pericolosità della sfida ucraina, ha infatti affermato che il rispetto della legislazione europea e delle sentenze dell'Alta Corte è necessario per garantire la coesione politica all'interno dell'Unione Europea. Il rischio, evidenzia il capo dello Stato, è l'impossibilità di creare una difesa comune. Parole che sono state accolte positivamente dalla presidente Caputova, confermando su questi temi un atteggiamento più aperto e dialogante rispetto agli altri Paesi cosiddetti di Visegrad.