Deputato passa dal M5s a Forza Italia: "Umiliato e tradito, con Berlusconi sarò libero"
Non era mai accaduto prima. Matteo Dall'Osso passa nelle file di Forza Italia per la bocciatura dei suoi emendamenti sui disabili
Il deputato del Movimento 5 stelle Matteo Dall'Osso passa a Forza Italia. Il motivo lo racconta lui stesso in un'intervista al Giornale, non c'è bisogno di andare alla ricerca di voci o indiscrezioni: se ne va per la bocciatura dei suoi emendamenti sui disabili.
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"Mi sono sentito solo, in parte tradito, umiliato. E mi sono sentito disabile. Mi hanno trattato male". Passare dal M5s al partito berlusconiano è una mossa forte, inedita e a sorpresa, e Dall'Osso pare tenerci a spiegare nel dettaglio le cause del suo addio: "Mi era stato chiesto di ritirare i miei emendamenti a tutela dei disabili per parere contrario insieme ad altri già respinti - dice Dall'Osso - Uno di questi è stato oggetto di contrattazione. Ho chiesto al gruppo M5s di firmare il mio emendamento, nulla di più, ma dai banchi del governo è stata data indicazione negativa così ho deciso di proseguire grazie alla sottoscrizione di tutte le opposizioni"
"Poi a seguito del mio intervento e di un accorato appello l'emendamento è stato accantonato con parere favorevole. Ero in parte soddisfatto e felice per il risultato ottenuto proprio nella Giornata Internazionale della Disabilità. Ma nella seduta di martedì 4 quell'emendamento è stato bocciato. L'ho appreso dal verbale della seduta. Sono avvilito ma vado avanti lo stesso per i disabili" continua. "Gli amici mi hanno sostenuto ma gli onorevoli hanno pensato solo alla politica e non al bene comune" secondo l'ormai ex pentastellato. All'intervistatore che gli chiede se il malessere nel M5s sia diffuso, risponde così: "Tutte le persone sensibili rispetto alla disabilità sono in difficoltà ma sono anche intimorite".
Affetto da sclerosi multipla dal 2003
Dall'Osso, bolognese, 40 anni, è affetto da sclerosi multipla dal 2003: è al suo secondo mandato da deputato. L'emendamento che potenziava il fondo per i disabili, all'origine dell'addio al M5s, non è passato per la "mancanza di coperture economiche. Ma parliamo di 10 milioni di euro per tre anni considerato che Roma da sola soffre una mancanza di 2 milioni solo per quest'anno a causa di permessi per falsi invalidi".
Il suo giudizio su cosa sia oggi il M5s è durissimo, e provocherà senz'altro reazioni: "Non ha cambiato strada, sono le persone che si sono modificate col tempo e sono stati modificati gli obiettivi iniziali. Sono passati da uno vale uno a uno è uguale all'altro, ma non è così. Hanno usato la mia malattia come una bandiera ma io non posso accettare certe ingiustizie".
"Berlusconi mi consentirà di lavorare liberamente"
Ora per lui inizia una nuova vita politica: "Penso che Forza Italia per i valori di libertà e solidarietà che promuove - ricordo il lavoro a tutela delle donne svolto da Mara Carfagna - e l'attenzione verso le categorie più deboli quali i bambini orfani possa garantire l'attenzione verso i disabili. Per questo gruppo la diversità è un valore aggiunto e una risorsa [...] ho la convinzione che il presidente Berlusconi mi consentirà di lavorare liberamente per gli altri, per gli ultimi, per coloro che hanno difficoltà ma molto da dare. Per chiosare, parafrasando Giorgio Gaber: voglio essere libero perché voglio partecipare".
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Il benvenuto di Gelmini
"Benvenuto a Matteo Dall'Osso! Sono certa che il suo impegno e la sua passione sapranno dare un contributo importante a Forza Italia e al lavoro che con dedizione facciamo ogni giorno in Parlamento". Lo scrive su Twitter Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.
Benvenuto a @matteodallosso! Sono certa che il suo impegno e la sua passione sapranno dare un contributo importante a @forza_italia e al lavoro che con dedizione facciamo ogni giorno in Parlamento. pic.twitter.com/0c9TBTk5oU
— Mariastella Gelmini (@msgelmini) 7 dicembre 2018