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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Lavoro, Renzi esulta: "Con me l'Italia ha recuperato il 25 per cento dei posti persi nella crisi"

Il premier a Cernobbio ha affrontato molti temi, dal lavoro all'emergenza migranti, dal ruolo dell'Ue all'opposizione della minoranza interna del Pd

Un Matteo Renzi "a tutto campo" quello che ha parlato alla platea del Forum Ambrosetti a Cernobbio; il premier ha affrontato molti temi, dal lavoro all'emergenza migranti, dal ruolo dell'Unione europea alla minoranza interna del Pd.

LAVORO - "Noi siamo al governo da 18 mesi. Dal primo trimestre del 2014, assumendo come punto zero quel dato, i numeri che abbiamo vedono ad oggi, al trimestre appena trascorso, un aumento dei posti di lavorodi 236mila unità. L'Italia ha perso 927mila posti di lavoro durante la crisi quindi un recupero del 25% non è sufficiente però il dato dei fatti dei numeri dice questo". Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha parlato alla platea del Forum Ambrosetti a Cernobbio. "L'Istat - ha aggiunto - dice che il posto dove si recuperano di più è il Mezzogiorno".

EUROPA - L'Italia "non è più il problema dell'economia europea, non è più un problema dell'economia mondiale. L'Italia è un paese solido, stabile, con una straordinaria classe di imprenditori che ha resisto negli anni della crisi, talvolta indipendentemente dalla politica talvolta nonostante la politica, ha resistito dimostrando di ottenere successi significativi nel mondo".

ENI - "L'Italia è una miniera di opportunità e chiudo citando l'Eni perchè nei scorsi giorni ha fatto una importante scoperta, non l'unica e nemmeno l'ultima, per come ho modo di conoscere i dati di Eni, che ha grandi possibilità e potenzialità. Ha fatto una scoperta in Egitto, un simbolo di quello che può e ha fatto l'Italia". Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, cita l'Eni durante il suo intervento, elevandola a simbolo del Paese, dopo la scoperta di un giacimento di gas in Egitto. "E' nato tutto nell'headquarter di Milano - ha detto - Eni innova, scopre ma contribuisce anche alla stabilità di quella regione e perchè no può fare da testa di ponte di una serie di interventi su realtà italiane che vedono nel difficile panorama Mediterraneo e nella grande opportunità africana il luogo dei prossimi 20-30 anni".

DEBITO - "Saremo inflessibili sulla discesa della curva del debito, dal 2016 il debito deve scendere". "Dal 2016 mettiamo la macchina in direzione opposta rispetto agli ultimi anni - ha proseguito - giriamo la macchina e torniamo con la curva del debito a scendere e il debito deve scendere non perché ce lo chiede un commissario europeo, non perché ce lo chiede la signora Merkel ma perché ce lo chiedono i nostri figli". "Poi - ha concluso - decideremo a quale velocità scenderà"

TASSE - Il premier Matteo Renzi conferma la cancellazione delle tasse sulla prima casa e ribadisce il percorso di riduzione delle tasse. Parlare di "tasse significa una operazione su 5 anni" ha detto dal palco. "La prima nel 2014 con 80 euro, 10 miliardi di euro a 10 milioni italiani con meno di 1.500 euro al mese - ha spiegato - nel 2015 l'operazione su Irap col costo del lavoro sganciato dall'Irap, nel 2016 operazione casa". Una tassa, ha detto Renzi, che "è diventata una gara di acronimi, Ici, Imu e Tasi". Poi concludendo ha aggiunto: "Nel 2017 sarà la volta dell'Ires e nel 2018 Irpef".

PD - "Prima mi contestava il M5s, poi la Fiom poi gli insegnanti e questa estate gli economisti. E' stato un lungo anno di contestazioni con poche e rare perle di coerenza, per esempio la mia minoranza, mi ha sempre contestato con mirabile senso della coerenza. Sono loro debitore per il senso della linearità del loro pensiero". Matteo Renzi, davanti alla platea del Forum Ambrosetti a Cernobbio, punzecchia la sua minoranza con una battuta che è riuscita a strappare un applauso ai presenti, l'unico nel corso del suo discorso. "Questo applauso è per la minoranza", ha scherzato il premier prima di concludere il suo intervento.

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