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Giovedì, 28 Marzo 2024
POLITICA / Italia

Matteo Renzi alla Festa del Pd di Genova: "Disponibile a guidare il partito"

"Riuscire a non vincere le elezioni non era facile, ci siamo dovuti impegnare. Se avessimo pensato meno a smacchiare il giaguaro e più alle proposte concrete, al governo ci saremmo noi senza Brunetta, Alfano e Schifani", ha dichiarato inoltre il sindaco di Firenze, intervistato da Enrico Mentana

''Io sono disponibile a guidare il Pd ma poi decidono gli elettori. Il punto non è quello che faccio da grande ma quello che facciamo insieme per un partito che non sbagli il calcio di rigore a porta vuota ma torni a vincere'': è un inizio deciso quello di Matteo Renzi, ospite della Festa del Pd di Genova. Intervistato dal direttore de La7 Enrico Mentana, il sindaco di Firenze ha ironicamente sottilineato: "Che io ci stia facendo un pensierino si era capito", rispetto a diventare segretario del partito democratico, ovviamente.

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''E' ora che Epifani fissi il congresso e si decidano le regole'', ha detto poi Renzi,affermando anche: "Vorrei che al Congresso del Pd si tornasse a parlare del bene dell'Italia. Se il Pd parla dell'Italia vince, se parla del Pd perdiamo tutti". E poi: ''Al congresso non voglio i voti dei renziani ma il voto di uomini liberi che hanno a cuore l'Italia''.

Il sindaco di Firenze non esita poi a togliersi ancora qualche sassolino dalla scarpa. Parlando della passata campagna elettorale, dove Bersani era candidato del centrosinistra, ha affermato: "Il 25 febbraio ha perso il Pd. Riuscire a non vincere le elezioni non era facile, ci siamo dovuti impegnare. Se avessimo pensato meno a smacchiare il giaguaro e più alle proposte concrete, al governo ci saremmo noi senza Brunetta, Alfano e Schifani". "Dopo il confronto tv, abbiamo dato l'immagine di un partito chiuso. Se il Pd non avesse respinto le persone, forse non avrebbe perso le elezioni. Le elezioni si vincono sul coraggio, non sulla paura. Se hai le idee chiare, non hai paura".  Con le primarie aperte "sono convinto che avrei perso lo stesso", ma il Pd "non avrebbe perso le elezioni, perche' abbiamo mandato via delle persone" che avrebbero voluto votarci.

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Alle scorse elezioni "noi abbiamo perso 3 milioni di voti, Berlusconi ne ha persi 6 milioni. Tra quelli che hanno votato Grillo, secondo me una parte si era rotta le scatole di noi, della nostra inconcludenza, del fatto che non eravamo coerenti, che dicevamo di abolire finanziamento pubblico ai partiti ed è sempre lì', che dovevamo fare legge elettorale e non se fatto nulla".

''L'atteggiamento dei 101 è immorale e inqualificabile, ti alzi e lo dici, come io ho fatto con Marini, non fai quello che accoltella alle spalle'', ha dichiarato Renzi ripercorrendo la mancata elezione di Romano Prodi al Quirinale, ammettendo che l'obiettivo dei franchi tiratori era ''non solo sbarrare la strada a Prodi ma anche immaginare un percorso diverso''.


"A questo Paese serve una rivoluzione radicale, non qualche manovra col cacciavite", ha poi concluso il sindaco di Firenze.

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