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Giovedì, 25 Aprile 2024
POLITICA

Renzi gela Bersani: "Umiliato dal M5S, patto col Pdl oppure al voto"

Dura presa di posizione del sindaco di Firenze che in un'intervista al Corriere della Sera dichiara: "Stiamo perdendo tempo. Il partito deve decidere". E si dice pronto a nuove primarie

ROMA - Matteo Renzi entra in pressing sul segreterio del Pd. E' un affondo vero e proprio quello che il sindaco di Firenze affida a un'intervista sul Corriere della Sera. Parole chiare e dure nei confronti del suo partito, critiche soprattutto sulla linea seguita da Bersani nell'ultimo mese.

"Il Pd deve decidere: o Berlusconi è il capo degli impresentabili, e allora chiediamo di andare a votare subito; oppure Berlusconi è un interlocutore perché ha preso dieci milioni di voti - racconta ad Aldo Cazzullo - Non è possibile che il noto giurista Migliavacca un giorno proponga ai grillini di votare insieme la richiesta di arresto per Berlusconi, che tra l'altro non è neanche arrivata, e il giorno dopo offra al Pdl la presidenza della convenzione per riscrivere la Carta costituzionale".

"In un momento si vagheggia Berlusconi in manette - continua - in un altro ci si incontra di nascosto con Verdini. Non si può stare così, in mezzo al guado. Io ho tutto l'interesse a votare subito. Ma l'importante è decidersi". Nella convinzione che "io non voglio Berlusconi in galera, voglio Berlusconi in pensione".

L'ALA DEL PD CHE VUOLE STANARE GRILLO

"UMILIATI DAI GRILLINI" - Pesante il giudizio anche sul tentativo di trovare sponde nel movimento di Grillo. "Andare al governo con Gasparri fa spavento, lo so. Non a caso io sono pronto a votare subito - spiega Renzi -. Ma se il Pd ha paura delle urne deve dialogare con chi ha i numeri. Il Pd avanzi la sua proposta, senza farsi umiliare andando in streaming a elemosinare mezzi consensi a persone come la capogruppo dei 5 Stelle, che hanno dimostrato arroganza e tracotanza nei nostri confronti". C'è stata la diretta streaming dell'incontro... "Mi veniva da dire: 'Pierluigi, sei il leader del Pd, non farti umiliare così!'. Ho pensato - conclude Renzi - a cosa doveva provare una volontaria che va a fare i tortellini alla festa dell'Unità: credo ci sia rimasta male nel vedere il suo leader trattato così, alla ricerca di un accordicchio politico".

BERSANI DICE NO AL GOVERNISSIMO

PRIMARIE E SAGGI - In caso di ritorno al voto, Renzi si dice pronto a nuove primarie, per prendersi la candidatura a premier: "Non posso essere legittimato dal gruppo dirigente che voglio cambiare", dice. E non manca una critica anche alla scelta dei saggi operata da Napolitano. "Cosa ci possono dire di nuovo Violante e Quagliariello? - si domanda Renzi -. Non sono certo la soluzione, al più possono essere concausa della crisi. Lo dico con grande rispetto per il presidente Napolitano: dare la colpa a lui per l'impasse è come dare la colpa al vigile se in città c'è traffico".

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