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Martedì, 23 Aprile 2024
Il tentativo

Mediazione in extremis per evitare la crisi di governo

Il ministro dei Rapporti per il Parlamento, Federico d'Incà è al lavoro per scongiurare la fine dell'esecutivo

C’è un’ultimissima possibilità per evitare la crisi di governo anche se non è facile che possa andare in porto. Si tratta di votare il Dl Aiuti senza il voto di fiducia. In questo modo però ci sarebbe un problema perché, senza fiducia, riemergono gli emendamenti, che vanno votati singolarmente. Qui entrerebbe in gioco la mediazione del ministro dei Rapporti per il Parlamento, Federico d'Incà, che sta tentando di convincere da una parte il Governo a non porre la fiducia, dall’altra i parlamentari pentastellati, in tal caso, a non votare e astenersi sugli emendamenti per i quali si è contrari, come ad esempio il termovalorizzatore a Roma. Così il Dl passerebbe, senza la legittimazione del M5s, evitando la crisi di governo.  

Certo, ci sono poi gli emendamenti delle altre parti politiche, ma i tempi per evitare la decadenza del Dl (un decreto legge va convertito in legge entro sessanta giorni, pena la decadenza) ci sarebbero. In queste ore D’Incà, ai capigruppo parlamentari che ha riunito prima dell'Aula, si è proposto di evitare la fiducia sul provvedimento ma di votare articolo per articolo. Sono in corso interlocuzioni con Palazzo Chigi. Il presupposto però è che il Movimento ritiri gli emendamenti presentati al decreto  e si vada in Aula con il testo licenziato dalla Camera.

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